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Spazio: torna sonda cinese con campioni luna, ecco cosa porterà

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Oggi la sonda lunare cinese Chang’e-6, CE-6, tornerà sulla Terra, portando con sé i primi campioni di superficie raccolti dalla parte estrema della Luna. In previsione di questo evento storico, gli scienziati dell’Istituto di geologia e geofisica dell’Accademia cinese delle scienze si aspettano che i campioni della superficie lunare di Chang’e-6 contengano rocce vulcaniche ed ejecta da impatto. Come riportato sulla rivista The Innovation le previsioni dei geologi annunciano materiali unici che potrebbero essere trovati nei campioni della CE-6. Sulla base delle caratteristiche geologiche del sito di atterraggio della sonda, i ricercatori prevedono che i campioni di superficie restituiti saranno costituiti da rocce vulcaniche di 2,5 milioni di anni fa combinate con piccole quantità di materiale generato da colpi di meteoriti nelle vicinanze. C’è anche la possibilità che nei campioni vengano trovate prove di impatti lontani. “Ci sono differenze significative tra il farside e il nearside della Luna in termini di spessore della crosta lunare, attività vulcanica e composizione, soprattutto se si considera che CE-6 è atterrato sul bacino South Polar-Aitkin, SPA, il terraneo speciale della Luna”, ha detto Zongyu Yue, geologo, dell’Accademia cinese delle scienze e primo autore dello studio. “I campioni CE-6, essendo i primi ottenuti dal lato estremo della Luna, dovrebbero rispondere a una delle domande scientifiche più fondamentali nella ricerca scientifica lunare, ovvero chiarire quale attività geologica sia responsabile delle differenze tra i due lati”, ha continuato Yue. Quasi 3 settimane fa, il 2 giugno, la CE-6 è atterrata nel cratere Apollo, situato ai margini della più grande depressione lunare nota come bacino SPA. La sonda ha utilizzato carotaggi e sondaggi di superficie per raccogliere rocce e minerali che probabilmente contengono tracce dei primi impatti di meteoriti. I dati riveleranno fino a che punto gli ejecta delle prime collisioni si sono diffusi sulla Luna e se ci sono differenze rispetto a quanto è stato registrato sul lato vicino asimmetrico. “La mia più grande speranza è che i campioni CE-6 contengano alcune fusioni da impatto, ovvero frammenti generati quando corpi più piccoli si schiantano sulla Luna, provenienti dal cratere Apollo e dal bacino SPA, che possono fornire vincoli cruciali sul flusso dei primi impatti sulla Luna”, ha affermato Yue. “Una volta ottenute, queste informazioni non solo contribuiranno a chiarire il ruolo dei primi impatti di meteoriti lunari sull’evoluzione della Luna, ma saranno anche di grande importanza per analizzare la storia dei primi impatti del sistema solare interno”, ha precisato Yue. Con dieci missioni di ritorno di campioni lunari condotte con successo sul lato vicino della Luna, i campioni della sonda lunare CE-6 rappresentano i primi raccolti dal lato lontano della Luna. I ricercatori si aspettano che la loro analisi nei prossimi mesi e anni contribuisca a una comprensione più completa dell’evoluzione lunare. (AGI)