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Sostenibilità: aumento di 1,6°C ora scenario migliore per clima

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L’obiettivo dell’umanità di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, focale nella politica climatica per l’ultimo decennio, è ora quasi certamente fuori portata. Per questo, ora, limitare il riscaldamento a 1,6°C è diventato lo scenario migliore per l’azione climatica, con la speranza di riportare le temperature a 1,5°C in futuro, utilizzando la tecnologia per rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera. “1,5°C senza superamento non è raggiungibile – afferma Christoph Bertram del Potsdam Institute for Climate Research in Germania, autore dello studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change – Quindi è assolutamente necessario prepararsi a un decimo, o potenzialmente più decimi di grado, oltre tale obiettivo”.
Bertram e i suoi colleghi sono giunti a questa conclusione utilizzando una serie di modelli che tenevano conto dei vincoli realistici nell’implementazione delle tecnologie verdi e delle politiche climatiche, nonché dei “fattori abilitanti”, come la riduzione della domanda di energia. Le tecnologie verdi, come l’energia rinnovabile, hanno avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni, ma il principale ostacolo a un’azione rapida contro il cambiamento climatico è la capacità dei governi di attuare politiche di limitazione delle emissioni di carbonio, come le tasse sul carbonio. Secondo i ricercatori, alcuni Paesi semplicemente non hanno l’infrastruttura o la burocrazia per far rispettare efficacemente politiche come la tassazione del carbonio.
“Anche se nei prossimi anni assisteremo a un enorme cambiamento politico, non potremo comunque aggirare questi fatti concreti – sostiene Bertram – Per alcune di queste soluzioni è necessaria una regolamentazione e non ci si può aspettare che tutti i Paesi abbiano una regolamentazione perfetta”. (AGI)