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Snam: accordo da 560 mln per acquisizione Edison Stoccaggio

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Snam ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% di Edison Stoccaggio da Edison per un controvalore di circa 560 milioni di euro. E’ quanto si legge in una nota di Snam, dove si specifica che l’accordo prevede anche un earn-out che potrà essere corrisposto da parte di Snam a Edison in caso di esito positivo del contenzioso amministrativo tutt’ora in corso relativo ai ricavi riconosciuti in questi anni per le attività del sito di San Potito e Cotignola.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il primo trimestre del 2025, si legge nel comunicato.
“Gli stoccaggi svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza del sistema gas italiano ed europeo”, ha commentato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam. “Con questa operazione rafforziamo l’assetto industriale di Snam nel settore e, attraverso l’integrazione nel nostro modello di gestione, la resilienza energetica del sistema domestico”.Edison Stoccaggio ha una Rab calendaria stimata pari a circa 500 milioni di euro, si legge nella nota Snam, e un Ebitda stimato pari a circa 52 milioni di euro al 31 dicembre 2024. L’operazione potrà essere finanziata con mezzi propri, anche facendo leva sulla flessibilità finanziaria del gruppo.
A tale proposito sono allo studio strumenti di finanziamento cosiddetti ibridi per massimizzare la contribuzione all’utile netto mantenendo inalterata l’attuale flessibilità finanziaria. Si prevede un impatto positivo a livello di utile netto pari all’1,5%-2%, già a partire dall’anno del perfezionamento.
Una volta perfezionata l’operazione, la capacità di stoccaggio gas complessiva in capo al gruppo Snam sarà pari a circa 18 miliardi di metri cubi, corrispondente a oltre il 17% dell’intera capacità di stoccaggio gas europea, comprensiva della riserva strategica di 4,5 miliardi di metri cubi.
Per effetto dell’acquisizione di Edison Stoccaggio, i siti di stoccaggio in esercizio in capo al Gruppo Snam saliranno a 12 unità, collocate prevalentemente nel centro-nord Italia, ossia i principali poli di consumo del Paese. (AGI)