Il sogno di far diventare il loro sport olimpico lo hanno inseguito per un quarto di secolo ma ai Giochi di Milano Cortina 2026 non è stato inserito nemmeno come ‘sport dimostrativo’. È la storia dello slittino su pista naturale, sport che molti sostengono sia il vero slittino – sulle strade di montagna innevate e in mezzo ai boschi – a differenza di quello artificiale che si disputa nei budelli ghiacciati. Lo slittino (come bob e skeleton) ai Giochi del prossimo anno si disputerà sulla nuovissima pista che è in fase di realizzazione sulle pendici della Tofane a Cortina d’Ampezzo. Evelin Lanthaler, Patrick Pigneter e Florian Clara, i tre big italiani che sono anche a livello mondiale, hanno deciso che tra pochi giorni si ritireranno. I motivi sono diversi, dall’età (tutti sopra i 30 anni) ma anche al fatto che dopo riunioni, promesse ricevute (soprattutto in ambito internazionale) che il loro sport non è mai stato contemplato dal Comitato Olimpico Internazionale per farlo diventare olimpico. Si tratta di atleti altoatesini pluridecorati dalla Fisi e medagliati che hanno scritto la storia di questo sport. Il motivo principale dell’esclusione dalle Olimpiadi è la non presenza in tutti e cinque i continenti. Pigneter è considerato l’‘Armin Zoeggeler del ‘naturale’: 12 Coppe del mondo e 54 vittorie, oltre a ori mondiali e europei. Clara è sempre stato affidabile compagno di doppio di Pigneter e Lanthaler è ormai lanciata verso la conquista della nona Coppa del mondo (meglio di lei solo l’imprendibile russa Ekaterina Lavrenteva con 12) dopo aver vinto 57 prove di Coppe del mondo e cinque ori mondiali. Lo slittino su pista naturale per la Federazione Italiana Sport Invernali negli ultimi anni è stato lo sport più vincente degli ultimi anni ma resta fuori dai Giochi olimpici invernali. (AGI)