Il quotidiano Al Watan, il principale quotidiano siriano e filogovernativo, ha chiesto scusa per le le bugie che ha dovuto raccontare durante gli anni del regime. Si apre una “nuova pagina in Siria” si legge sull’account Facebook del giornale in cui si scusa dicendo che “i media e i giornalisti siriani non hanno la colpa” per le “bugie” che “loro” – in riferimento al Governo – lo ha costretti a pubblicare.
“Siamo di fronte a una nuova pagina per la Siria. Grazie a Dio non è stato versato più sangue”, si legge sul sito ufficiale “I media e i giornalisti siriani non hanno alcuna colpa. Erano lì e noi eravamo con loro eseguendo le istruzioni e diffondendo le notizie che ci inviavano. È stato subito chiaro che erano bugie”, si legge ancora nella nota non firmata pubblicata dal giornale, “Possa Dio proteggere la Siria e il suo popolo da tutte le sette e le dottrine. Meritiamo un bel Paese”.
Dall’inizio dell’offensiva lanciata il 27 novembre dalla coalizione di ribelli, il giornale pubblicava solo le informazioni inviate dai media ufficiali. Sia l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana che la televisione ufficiale siriana hanno interrotto i notiziari dalla mezzanotte ora italiana. (AGI)
UBA