Ankara sostiene gli sforzi per “ridurre la tensione” in Siria. Lo ha detto il capo della diplomazia turca Hakan Fidan in una telefonata con il segretario di Stato americano Antony Blinken, commentando l’offensiva lanciata dai gruppi ribelli in Siria.
Durante questo scambio telefonico, Fidan ha dichiarato al suo omologo americano che la Turchia è “contro qualsiasi sviluppo che aumenti l’instabilità nella regione e sostiene gli sforzi per ridurre la tensione in Siria”, secondo una fonte del Ministero degli Affari Esteri turco.
Il capo della diplomazia turca ha inoltre sottolineato che “il processo politico tra il regime e l’opposizione deve essere finalizzato” per garantire la pace e la sicurezza in Siria, pur insistendo sul fatto che Ankara “non permetterà mai attività terroristiche contro la Turchia”, né contro i civili siriani.
Mercoledì una coalizione di gruppi ribelli guidati da islamisti ha lanciato un’offensiva contro le forze governative, sostenute da Russia e Iran, nel nord-ovest della Siria, conquistando decine di località prima di raggiungere Aleppo, il cuore economico del paese.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, le fazioni filo-turche nel nord della Siria hanno attaccato anche soldati governativi e combattenti curdi durante il fine settimana nella provincia di Aleppo. Le Unità di protezione del popolo curdo (Ypg), considerate da Ankara come un ramo del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), sono state messe al bando. (AGI)
VQV