di Raffaela Zanellato*
Da svariati anni è diventato abbastanza automatico che quasi tutte le banche e le società finanziarie, a fronte della richiesta di mutuo ipotecario o anche semplice finanziamento chirografario, propongano contestualmente la stipula di una polizza assicurativa.
Nel caso di mutuo ipotecario sappiamo essere obbligatoria per le legge la polizza “incendio e scoppio”.
Ovviamente, per motivi commerciali e anche per motivi di riduzione del rischio cliente, vengono spesso proposte al cliente ulteriori polizze (uso il termine “proposte” anche se molto spesso si viene messi nella condizione di essere “liberamente costretti” a sottoscriverle).
Tali polizze prevedono svariate coperture: dall’infortunio da lavoro o malattia, alla morte, la perdita del posto di lavoro, l’invalidità totale o parziale temporanea o permanente (per tutti i gusti, quindi).
Bene… cosa succede se capita uno degli eventi assicurati? L’assicurazione paga? Be’ non sempre e non così facilmente, soprattutto se si tratta di importi di un certo tipo.
Mi è capitato varie volte, purtroppo, che una volta aperto il sinistro, ci venga risposto che il sinistro non è liquidabile in quanto il soggetto non era assicurabile. A titolo di esempio, e pochi lo sanno, un soggetto diabetico non è assicurabile, in quanto legalmente, il diabete è considerato malattia cronica.
Allora la domanda sorge spontanea: ma se non ero assicurabile perché ho versato il premio (solitamente premio unico anticipato di qualche migliaio di euro)? Risposta: mistero!
La cosa da fare quindi è verificare se veramente si tratta di soggetto non assicurabile e, se confermato, pretendere il rimborso totale del premio versato.
Logico no? Se non mi risarcisci perché non sono assicurabile, la polizza è nulla e deve essere rimborsato il premio.
Nei casi in cui invece l’assicurazione verifichi che il soggetto è assicurabile, inizia l’interminabile continua richiesta di ulteriore documentazione. Mai mollare, fornire sempre e puntualmente quanto richiesto. Puntano allo sfinimento nel tentativo che l’assicurato molli… Il segreto è invece fare altrettanto.
Per la mia esperienza, posso testimoniare che per entrambe le casistiche, sono sempre arrivata alla chiusura: rimborso del premio o liquidazione del danno… la tenacia e la perseveranza pagano!
*Vicepresidente nazionale Confedercontribuenti