AGI – Si va normalizzando la situazione nell’hotspot per migranti a Lampedusa, che aveva visto l’arrivo di centinaia di persone in seguito alla nuova ondata di sbarchi, ma il Mediterraneo orientale continua a essere attraversato da uomini e donne che sperano di raggiungere l’Europa. Sono 51, di cui 50 minori non accompagnati, gli ospiti del centro che stanno per lasciare l’isola con il traghetto di linea Sansovino diretti a Porto Empedocle. Verranno trasferiti a Pozzallo 230 migranti con il pattugliatore Diciotti della Guardia Costiera. Saranno poi smistati fra Crotone (200) e Toscana (30).
All’hotspot di contrada Imbriacola restano, dopo il trasferimento dei 51 sul traghetto di linea, 762 persone a fronte dei 250 posti disponibili. Fra traghetto, nave quarantena e pattugliatore Diciotti, sono stati trasferiti 632 migranti. Gli sbarchi, per il momento, a causa delle avverse condizioni del mare si sono fermati. Intanto, in Procura, ad Agrigento, si è svolto un vertice fra il capo dell’ufficio Luigi Patronaggio e le forze dell’ordine per elaborare soluzioni e strategie investigative in relazione all’emergenza migranti dei giorni scorsi. Sul maxi sbarco di 539 migranti a bordo di un solo peschereccio è stata aperta un’inchiesta.
Se per il momento Lampedusa non registra sbarchi, questi ultimi hanno interessato nelle ultime ore la costa salentina, dove sono stati rintracciati alcuni migranti. Si tratta di sette giovanissimi stranieri di cui al momento non si conosce la nazionalità, notati e fermati dai militari a Barbarano del Capo, comune di Morciano di Leuca, in provincia di Lecce. Non è chiaro al momento se i ragazzi siano giunti in Italia da soli o se vi siano altri compagni di viaggio sbarcati in un altro punto delle coste salentine. Sono in corso le operazioni d’identificazione e verifica del loro stato di salute. Altri 120 migranti di origini differenti, tra cui due nuclei familiari afghani di 15 persone, erano giunti a Leuca a bordo di due imbarcazioni.
Il Mediterraneo orientale sarà, probabilmente, anche la rotta più battuta dai profughi provenienti dall’Afghanistan, come lo è stato finora per coloro che provengono dall’Asia. Un barcone con 105 persone è stato avvistato nell’Egeo, a sud-ovest di Adamantas nell’isola di Milos, mentre 14 persone sono intrappolate da tre giorni nella valle dell’Evros, tra Grecia e Turchia. “Non hanno cibo nè acqua. Alcuni sono feriti. Sia Grecia che Turchia – afferma Alarm Phone – si rifiutano di soccorrerli”.
Source: agi