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Scuola e diritti: famiglie in difficoltà per la spesa del materiale scolastico.

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di Claudia Fresta.

Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un progressivo aumento dei costi legati all’acquisto del materiale scolastico, un fenomeno che sta creando difficoltà a molte famiglie. Zaini, quaderni, penne, libri e altri strumenti indispensabili per gli studenti stanno diventando sempre più costosi, incidendo pesantemente sui bilanci familiari, specialmente in un periodo di instabilità economica.
Secondo recenti studi condotti da associazioni di consumatori, nell’ultimo decennio i prezzi del materiale scolastico sono aumentati fino al 10-15%, con punte particolarmente rilevanti in determinati articoli. Uno zaino di marca, ad esempio, può arrivare a costare oltre 100 euro, mentre i quaderni, le penne e i colori, se di buona qualità, raggiungono cifre molto superiori rispetto a quelle di qualche anno fa.
A pesare sulle famiglie non è solo il costo del materiale scolastico generico, ma anche quello dei libri di testo. Nonostante esistano normative che cercano di calmierare i prezzi, soprattutto con l’adozione di edizioni digitali, il costo medio per uno studente delle scuole superiori si aggira tra i 300 e i 500 euro annui.
L’incremento dei costi è determinato da vari fattori. Da un lato, vi è l’aumento dei prezzi delle materie prime, come la carta e la plastica, utilizzate per produrre quaderni, penne e zaini. Dall’altro, l’inflazione che sta colpendo vari settori economici si riflette inevitabilmente anche su quello scolastico. Anche la crescente tendenza a puntare su prodotti di marca o a tema (spesso collegati a personaggi dei cartoni animati o franchise popolari tra i giovani) contribuisce a far lievitare i costi.
Un altro aspetto cruciale è la digitalizzazione delle scuole. Sebbene si parli di “scuola digitale”, l’acquisto di dispositivi come tablet o computer, considerati ormai strumenti indispensabili per lo studio, rappresenta una spesa significativa che si somma al già oneroso materiale scolastico tradizionale.
Le famiglie italiane, soprattutto quelle a basso reddito, si trovano sempre più in difficoltà nell’affrontare la spesa per il ritorno a scuola dei figli. In molte città, le associazioni dei consumatori segnalano come, negli ultimi anni, il numero di famiglie che richiedono aiuti per l’acquisto del materiale scolastico sia aumentato significativamente. Secondo l’ISTAT, oltre il 20% delle famiglie italiane ha difficoltà a sostenere queste spese.
Per cercare di arginare questo problema, diverse associazioni di consumatori e comuni italiani hanno lanciato iniziative di solidarietà, come la “raccolta di materiale scolastico” o il “baratto”, in cui le famiglie possono scambiare libri e altri oggetti tra loro. Inoltre, sempre più scuole stanno cercando di ridurre la necessità di acquisti attraverso l’uso di libri di testo usati o l’adozione di materiale digitale accessibile gratuitamente.
A livello istituzionale, alcune regioni italiane offrono contributi alle famiglie a basso reddito per l’acquisto di libri di testo o dispositivi digitali. Tuttavia, queste misure non sono sempre sufficienti a coprire tutte le spese, e la richiesta di un maggiore sostegno pubblico è in crescita.
L’aumento del costo del materiale scolastico in Italia è una problematica che colpisce in modo trasversale tutte le famiglie, ma particolarmente quelle con meno risorse economiche. Le iniziative di solidarietà e le misure pubbliche rappresentano un aiuto prezioso, ma potrebbe essere necessario un intervento più strutturato a livello nazionale per garantire che ogni studente possa avere accesso al materiale necessario per il proprio percorso formativo senza pesare eccessivamente sul bilancio familiare.