Humza Yousaf, il primo ministro scozzese che oggi ha gettato la spugna per non affrontare malamente un doppio voto di sfiducia, era succeduto a fine marzo 2023 alla popolarissima Nicola Sturgeon, alla quale era molto legato.
Era diventato leader del Partito nazionale scozzese (SNP, indipendentista) il 27 marzo 2023 e Primo Ministro due giorni dopo. All’epoca aveva 37 anni, ed era il primo leader musulmano di un importante partito politico nel Regno Unito.
Nato a Glasgow, figlio di un immigrato pakistano arrivato negli anni ’60 in questa città portuale dell’ovest della Scozia, laureato in scienze politiche, è stato eletto per la prima volta al parlamento scozzese nel 2011, prestando giuramento in urdu e in inglese.
È stato poi nominato ministro per l’Europa e lo Sviluppo Internazionale e ministro dei Trasporti, prima di essere promosso alla Giustizia nel 2018, e alla Salute nel maggio 2021.
Dopo essere diventato leader del SNP l’anno scorso, ha ricordato il ruolo dell’immigrazione rendendo omaggio ai suoi nonni. “Ci ricorda che dovremmo (…) celebrare sempre gli immigrati che contribuiscono così tanto al nostro Paese”, ha aggiunto, con una frecciatina appena velata al governo britannico che sta inasprendo le condizioni di asilo nel Regno Unito.
Sua moglie, Nadia El-Nakla, è di origine palestinese. Per quattro settimane lo scorso ottobre i suoceri di Humza Yousaf erano rimasti bloccati a Gaza dove si trovavano per far visita alla nonna della moglie. Un periodo che il leader dell’SNP ha poi definito le settimane più difficili della sua vita. Primo musulmano a ricoprire un incarico ministeriale in un governo scozzese nel 2012 e il più giovane leader alla guida dell’SNP, Humza Yousaf è stato inizialmente elogiato per le sue doti comunicative capaci di unire il partito, in un momento in cui il sostegno all’indipendenza era stagnante nel Paese.
Parlando dei suoi esordi in politica – all’epoca era primo assistente di Alex Salmond, predecessore di Nicola Sturgeon alla guida dell’SNP – Humza Yousaf ha raccontato gli attacchi e i commenti razzisti di cui è stato oggetto. “Sono stato vittima di un’enorme quantità di attacchi online e, purtroppo, a volte anche in presenza”, ha riferito.
Nel 2021, con la sua seconda moglie Nadia El-Nakla, ha presentato una denuncia per discriminazione contro un asilo nido che si era rifiutato di accogliere la loro figlia. L’organismo preposto ai controlli ha ritenuto fondato il reclamo. Humza Yousaf aveva promesso che non avrebbe legiferato in base alla propria fede e assicurato che la sua esperienza lo avrebbe portato a difendere i diritti di tutte le minoranze, compresi quelli degli omosessuali e delle persone transgender. Molto vicino a Nicola Sturgeon e repubblicano dichiarato, ha dovuto affrontare il difficile compito di voltare pagina dopo la guida di Sturgeon all’interno dell’SNP, in un momento in cui la nazione soffre per l’inflazione e la crisi del sistema sanitario, di cui è stato ministro responsabile – e della scuola. (AGI)
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