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Scoperta in Libano un'area funeraria datata 5 mila anni fa

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Un’equipe italo-libanese di archeologi ha identificato, in Libano, una estesa area funeraria ricca di tombe datate oltre 5000 anni fa. La scoperta è avvenuta nell’area di Nakhl ed è il risultato della terza campagna della missione archeologica nel Libano settentrionale condotta dall’Ateneo di Udine e dall’Università Libanese (Flhs), Facoltà di lettere e di science umanistiche, Third Branch, di Tripoli, con la partecipazione dell’Istituto francese del Vicino Oriente di Beirut. 

Le tombe a camera scavate nella roccia (ipogei) sono databili probabilmente all’età del Bronzo (III-II millennio a.C.). La missione ha anche ricostruito l’antichissima origine, risalente ad almeno 5000 anni fa (III millennio a.C.), della città medievale di Amioun, capoluogo dell’area di Koura, dove è stato aperto uno scavo per indagare i livelli di occupazione risalenti all’età del Bronzo conservati sotto gli edifici moderni.

Complessivamente, la spedizione ha identificato oltre 90 siti archeologici di età compresa fra il VI/V millennio a.C. e il XV secolo d.C. (molti dei quali totalmente sconosciuti fino a oggi, fra strutture e aree lavorative, insediamenti, monumenti e necropoli) e recuperato più di duemila reperti, fra frammenti ceramici e utensili in pietra. L’area indagata supera i 100 chilometri quadrati.

Le ricerche, durate quasi un mese, si sono svolte nell’ambito del “Progetto Archeologico Libano Settentrionale” che mira a indagare un’ampia porzione della area di Koura, dalla catena montuosa del Libano al settore costiero. Il progetto è approvato e sostenuto dalla Direzione generale delle Antichità libanesi ed è finanziato dall’Università di Udine, dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) e dalla ong milanese, Coordinamento delle organizzazioni per il servizio volontario (Cosv).

Nel 2020 è in programma la quarta campagna che concluderà la prima fase del lavoro di ricognizione nella regione. Undici i componenti del gruppo congiunto che ha condotto le ricerche sul campo. Quest’anno la missione ha organizzato anche due mostre fotografiche, grazie al sostegno fornito dall’ateneo friulano, dall’Istituto italiano di cultura a Beirut e dalla Società “Dante Alighieri” in Libano. La prima mostra, “New discoveries in the archaeological and cultural heritage of Koura”, è stata allestita nel castello medievale di Saint Gilles a Tripoli.

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Fonte: cultura agi


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