“Lo sciopero del 29 novembre è proclamato e abbiamo chiesto delle cose molto precise, non siamo a chiedere qualche emendamento”. Maurizio Landini, segretario generale della CGIL risponde così parlando con l’Agi a Novara a margine dell’ultima tappa del suo tour in Piemonte, alla suggestione lanciata ieri dal ministro del lavoro Marina Calderoni sull’eventualità che esistano “margini” per evitare lo sciopero generale. “Abbiamo chiesto – precisa Landini – dei cambiamenti precisi che riguardano l’aumento delle spese per la sanità pubblica, una vera riforma fiscale, una reale riduzione delle tasse sul lavoro dipendente. Vogliamo più risorse per aumentare i salari a partire dai contratti nazionali e più investimenti sulla scuola. Ma di tutte queste cose non c’è traccia”. “Quindi è chiaro – ha concluso – che per noi c’è la necessità di un cambiamento: questo governo ha scelto di non discutere con il sindacato, e quindi noi andiamo avanti con lo sciopero già proclamato”. (AGI)