È altissima, secondo la Filt Cgil, l’adesione allo sciopero unitario del trasporto pubblico locale che oggi, per 24 ore, interessa bus, tram e metropolitane in tutta Italia per protestare per il mancato rinnovo del contratto collettivo, scaduto ormai da oltre un anno. In Piemonte, secondo il sindacato, le adesioni vanno dal 90 al 100%, tanto che in alcuni casi i mezzi non hanno effettuato nemmeno una corsa. Per la massiccia adesione allo sciopero in GTT, l’azienda torinese per il trasporto locale, la metropolitana è rimasta chiusa. Stessa sorte per bus e tram che, in rarissimi casi, hanno percorso le strade torinesi. “Le ragioni alla base della protesta – spiega Giuseppe Santomauro, segretario generale della Filt Piemonte – sono state sostenute con convinzione da lavoratrici e lavoratori. L’adesione è stata pressoché totale e la manifestazione nazionale di Roma ha registrato una massiccia partecipazione. Il governo non può più ignorare le rivendicazioni di queste lavoratrici e lavoratori, circa 8mila in Piemonte e 110mila in Italia”. “Abbiamo bisogno – sottolinea Santomauro – che il fondo nazionale dedicato al trasporto pubblico venga indicizzato all’inflazione e immediatamente finanziato con risorse che garantiscano un rinnovo contrattuale degno, per un settore che svolge un ruolo costituzionalmente garantito. Alle controparti, invece, invitiamo a guardare oltre la punta del loro naso, perché il rischio è che, tra 5 anni, non esisteranno persone disposte a lavorare come autisti a queste condizioni”. (AGI)