(AGI) – Roma, 2 ago. – Un unico accessorio, un collare ornato proveniente dalla tomba di un bambino nell’antica Giordania, fornisce nuove informazioni sulla complessità sociale della cultura neolitica, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE condotto dal team di Hala Alarashi del Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Spagna, e dell’Université Côte d’Azur, in Francia. Gli ornamenti corporei sono potenti simboli che comunicano valori culturali e identità personali, e quindi sono di grande valore nello studio delle culture antiche. In questo studio, Alarashi e i colleghi analizzano i materiali che adornavano il corpo di un bambino di otto anni sepolto in una tomba nel villaggio neolitico di Ba’ja in Giordania, risalente al periodo tra il 7400 e il 6800 a.C. I materiali in questione comprendono oltre 2500 pietre e conchiglie colorate, due straordinarie perle di ambra – le più antiche finora note nel Levante – insieme a un grande pendente di pietra e un anello delicatamente inciso di madreperla. Analizzando la composizione, la fattura e la disposizione spaziale di questi oggetti, gli autori concludono che appartenevano a un singolo collare composito a più file che si era disintegrato nel tempo. Come parte di questo studio, i ricercatori hanno creato una ricostruzione fisica del collare originale, che ora è esposto al Museo di Petra, nel Sud della Giordania. Il collare a più file è uno degli ornamenti neolitici più antichi e impressionanti, fornendo nuove informazioni sulle pratiche funerarie dell’epoca per individui apparentemente di elevato status sociale. La realizzazione del collare sembra aver coinvolto un lavoro meticoloso, oltre all’importazione di determinati materiali esotici da altre regioni. Lo studio di questo collare rivela complesse dinamiche sociali tra i membri della comunità di Ba’ja – inclusi artigiani, commercianti e autorità di alto status che avrebbero commissionato tali pezzi – meritevoli di ulteriori indagini su questa cultura neolitica. Gli autori aggiungono: “Grazie ad oggetto che adorna un bambino defunto, collegando i mondi della vita e della morte, abbiamo realizzato la scoperta e la ricostruzione di un eccezionale collare del villaggio di Ba’ja, datato 9000 anni fa in Giordania.” (AGI)