Cagliari, 29 feb. – “Esiste una grammatica non scritta di comportamenti e modi che è stata polverizzata da un’operazione di palazzo”. In un’intervista all’Unione Sarda il presidente uscente della Regione Sardegna, Christian Solinas (Psd’Az), ritorna sulla sua mancata ricandidatura col centrodestra a beneficio del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu (FdI), uscito sconfitto dal voto di domenica scorsa, e traccia il bilancio di cinque anni della sua amministrazione. “Sono sereno con la mia coscienza, ho svolto questo ruolo con disciplina e onore. Sono certo che la storia leggerà in modo corretto l’azione di questa Giunta”.
Il suo giudizio, da segretario sardista, sull’esito delle elezioni? “Vista la mancata riconferma del governo del centrodestra”, osserva Solinas, “è stato un risultato soddisfacente, il secondo migliore da quando c’è l’elezione diretta del presidente”.
L’accordo con la Lega sarà al oggetto del congresso del partito, convocato per il prossimo 17 aprile per decidere la linea politica dei prossimi tre anni. “Di certo”, evidenzia il presidente uscente, “c’è che la legge liberticida con la soglia nazionale del 4% ci obbliga a fare accordi se vogliamo essere rappresentati”.