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Sardegna: 40 mln per piano per formare figure utili a imprese

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Con 40 milioni di euro la Regione Sardegna finanzia un programma sperimentale per garantire alle imprese dell’isola il personale con le qualifiche di cui hanno più necessità. I modelli cui ‘Filo’ (Filiere innovazione lavoro e occupazione) si ispira sono esperienze avviate in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia e anche in Spagna e Germania, ma quello approvato la scorsa settimana dalla Giunta regionale è stato ritagliato sulle caratteristiche del mercato del lavoro sardo. Se nei prossimi due anni e mezzo funzionerà, il programma, rivolto sia a lavoratori sia a disoccupati, potrà essere ‘esportato’ a sua volta in altre regioni. I primi risultati, anche in termini di nuove assunzioni, si vedranno solo dal 2025.
Le filiere interessate sono dodici: agrifood, vino e beverage, costruzioni, ricettività turistica e servizi dell’accoglienza, ristorazione, servizi di cura alle persone, cantieristica nautica da diporto, ambiente ed energia, innovazione digitale e new media, cultura e spettacolo, e artigianato tradizionale, per una platea potenziale di oltre 250.000 addetti.
Ai primi di settembre sarà pubblicato un bando (resta da decidere se a gestirlo sarà l’assessorato al Lavoro o l’Aspal) rivolto ad Ati/Ats, associazioni temporanee di imprese e partenariati di riferimento, formati da enti di formazione accrediti dalla Regione, servizi privati per il lavoro accrediti e imprese rappresentative di ciascuna filiera e/o le loro associazioni di categoria.
I soggetti si candideranno a diventare, per due anni, portatori di progetti formazione per ciascuna filiera da sottoporre alla Regione che dovrà finanziarli. Questa selezione richiederà alcuni mesi. (AGI)
ROB
= Sardegna: 40 mln per piano per formare figure utili a imprese (2)
Pubblicato: 11/07/2024 11:53
(AGI) – Cagliari, 11 lug. – Secondo le previsioni dell’assessorato regionale del Lavoro, i 12 soggetti selezionati saranno operativi dai primi del 2025. Ognuno avrà il compito di organizzare la formazione degli occupati di ciascuna filiera attraverso piani formativi aziendali e pluriaziendali rivolti agli occupati, e percorsi per disoccupati da inserire nelle imprese. Ogni soggetto dovrà promuovere la costituzione di nuove imprese, programmi di riqualificazione per riassorbire lavoratori in esubero a rischio di occupazione, tirocini extra curriculari; dovrà individuare, validare e certificare le competenze, analizzare i fabbisogni, ideare nuovi profili professionali e sperimentare modelli didattici innovativi e potenziare il partenariato sul territorio.
Dei 40 milioni di euro stanziati – che l’assessora al Lavoro Desirè Manca conta di incrementare, se il modello sarà funzionale – 15,5 milioni arrivano dalla programmazione del Fondo sociale europeo 2021-2027, 16 milioni dal programma Gol-Garanzia occupabilità lavoratori del Pnrr e 17 milioni 842 mila da fondi regionali. Per l’analisi dei fabbisogni delle filiere sono accantonati 2,5 milioni di euro.
“È un progetto innovativo, mai sperimentato finora in Sardegna”, ha sottolineato l’assessora Manca nel presentarlo stamane in una conferenza stampa assieme ai colleghi Armando Bartolazzi (Sanità) e Barbara Manca (Trasporti) e al direttore generale dell’assessorato, Eugenio Annicchiarico. “Reputiamo superato il sistema dell’Academy. Riteniamo ‘Filo’ fondamentale per combattere l’occupazione, non solo giovanile”.
L’efficacia dei progetti sarà monitorata e, se saranno funzionali a migliorare livelli e qualità dell’occupazione, il programma potrà essere rifinanziato per altri 2 anni e mezzo.
A ogni filiera viene assegnata una quota base di finanziamento pari al 5%. A quelle col maggior numero di occupati (socio-sanitario e servizi alla persona con 60 mila addetti, agrifood con 32 mila, ristorazione con 35 mila, costruzioni con quasi 50 mila) o coi tassi di crescita più significativi sarà attribuita una quota ulteriore, fino al 12,5% del finanziamento complessivo. Le risorse finanziarie assegnate a ciascuna filiera potranno essere rimodulate in base a quanto emergerà dal monitoraggio. Al momento, quasi 5 milioni di euro sono assegnate alle sei filiere con più addetti. (AGI)