“Anche Fondazione Gimbe certifica che la versione definitiva del Dl sulle liste d’attesa risente dell’impossibilità da parte del Governo di investire ulteriori risorse in sanità e che la scure del Mef ha fortemente ridimensionato gli obiettivi del Ministero della Salute. L’assenza di risorse aggiuntive e l’incertezza sui tempi di attuazione rendono il provvedimento inefficace. Così come, aumentare l’offerta di prestazioni e estendere gli orari di lavoro senza risolvere la carenza di personale sanitario, la situazione dei medici in formazione e senza ridurre gli sprechi, sovraccarica ulteriormente il sistema ed è insostenibile. Così come il presunto superamento del tetto di spesa per il personale sanitario che, soprattutto in vista dell’autonomia differenziata, sarà sempre più legato alle disponibilità dei fondi di ogni singola regione. Per non parlare della creazione di un nuovo organismo di controllo, tra l’altro già previsto dalla legge 502/1992, aggiunge burocrazia senza risolvere i problemi strutturali del sistema. Questo decreto è un tentativo superficiale e miope che non risolverà le criticità del nostro Sistema sanitario nazionale. Servono investimenti reali e riforme coraggiose, non questi accrocchi fatti solo per recuperare un po’ di consenso”. Lo dice la vicepresidente del Gruppo Pd al Senato, Beatrice Lorenzin. (AGI)