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Salvatore Parolisi stasera a ‘Chi l’ha visto?’, esce dal carcere in permesso premio dopo 12 anni (su 20 da scontare): “Sarà dura, troppi pregiudizi” | La rabbia della famiglia Rea: “Dirà ancora che è innocente”

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Le telecamere di “Chi l’ha visto?” hanno raggiunto Salvatore Parolisi all’uscita del carcere di Bollate dove è recluso da 12 anni dopo la condanna a 20 anni di carcere per aver ucciso la moglie Melania Rea. Nella puntata di questa sera alle 21.20 su Rai 3, l’ex militare parlerà per la prima volta.

Parolisi potrà ora usufruire dei permessi giornalieri e lasciare la struttura carceraria dove è recluso. Non è tardata ad arrivare la reazione indignata della famiglia Rea: “In tv lui ripeterà che è innocente, che non ha ucciso. Ma nulla potrà cancellare quello che ha fatto. Pensare che lo dirà ancora una volta ci addolora e ci fa tanta rabbia.” – ha dichiarato Michele Rea, fratello della vittima Melania.

Non hanno mai più pronunciato il suo nome da quando Melania è morta. Parolisi, in carcere dal 2011 e quindi con oltre metà della pena scontata, ha maturato le condizioni per chiedere permessi premio e proprio durante uno di questi permessi ha rilasciato un’intervista esclusiva alla trasmissione di Rai Tre “Chi l’h visto?”.

L’omicidio di Melania Rea
Melania Rea è stata uccisa a 29 anni e lasciata agonizzante nel bosco di Ripe di Civitella (TE) “dopo un’impeto d’ira, nato da un litigio tra i due coniugi e dovuto alla conclamata infedeltà coniugale dell’uomo”, come si legge nelle motivazioni della condanna del marito.

Il suo assassino, il marito Salvatore Parolisi, non ha mai confessato l’omicidio, non si è mai pentito nè ha mai chiesto perdono. Ma soprattutto non ha mai chiesto scusa a sua figlia. Condannato a trent’anni di carcere per omicidio e occultamento di cadavere, nel 2015 ha ottenuto uno sconto della pena per buona condotta e presto sarà di nuovo un uomo libero. Attualmente lavora come centralinista, può usufruire di permessi studio per frequentare la facoltà di giurisprudenza e ha anche una nuova compagna. Nonostante il carcere, continua ad andare avanti con la sua vita, dandosi così una seconda possibilità.

FONTE: IL RIFORMISTA