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Salute: uomo e scimmia, scoperta la differenza nel cervello

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Studi di neuroanatomia che hanno confrontato i cervelli umani con quelli di macachi e scimpanzé sembrano distinguere la diversa formazione, secondo uno studio di ricercatori dell’Università di Oxford, Regno Unito, e dell’Università di Aix-Marseille, Francia, pubblicato su JNeurosci. Quindi l’uomo possiederebbe caratteristiche uniche, contravvenendo alle precedenti credenze. È stato infatti ampiamente accettato che ciò che distingue gli esseri umani dai primati non umani sono i comportamenti guidati dalla corteccia prefrontale come il processo decisionale, il ragionamento, la pianificazione e l’attenzione.
Questo nuovo studio fornisce nuove informazioni sull’evoluzione corticale, non solo strutturale, che distingue i cervelli umani dagli altri primati. Confrontando l’organizzazione corticale tra esseri umani e macachi, che rappresentano il modello di raffronto tra primati umani e non umani in ambito di ricerca, e tra esseri umani e scimpanzé, i parenti viventi più prossimi degli esseri umani, sembra emergere nell’uomo oltre all’organizzazione unica della corteccia prefrontale, anche specifiche connessioni tra le regioni cerebrali associate alla regolazione emotiva, alla cognizione sociale e all’elaborazione del linguaggio non ritrovate nei non primati, specialmente negli scimpanzè. Lo studio quindi suggerirebbe che i comportamenti emotivi e sociali siamo capacità distintive umane rispetto ad altre specie.
Le scansioni cerebrali degli scimpanzé utilizzate in questo studio sono state ottenute da un archivio di ricerca accessibile al pubblico prima delle normative del 2015 del Fish and Wildlife Service e del National Institutes of Health che disciplinano la ricerca sugli scimpanzé. (AGI)