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Salute: Torino, esperti a confronto convegno cardiologia e sport

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Confronto a Torino fra esperti in occasione della terza edizione del convegno “Il cuore nello sport”. Un appuntamento dedicato ad aggiornamenti e approfondimenti di tutte le tematiche che mettono in relazione cuore e sport, con numerosi specialisti della cardiologia italiana e della medicina dello sport, organizzato dalla ASL di Vercelli e dall’Istituto di Medicina dello Sport di Torino FMSI. Un programma ampio ed ambizioso curato dal dottor Fabrizio Ugo, specialista in Cardiologia con Master in Cardiologia dello Sport, attuale Responsabile Emodinamica dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli, diretto dal Professor Francesco Rametta, e dal Professor Domenico Corrado, ordinario di malattie dell’apparato cardiovascolare – Università di Padova e direttore dell’unità operativa di cardiologia dello Sport.
“Lo scopo di questo convegno – ha affermato il dottor Fabrizio Ugo – è quello di aggiornare medici di diverse specialità sulla gestione delle principali patologie cardiovascolari che mettono a rischio di vita gli atleti ed i soggetti che si avvicinano al mondo dello sport, al fine di garantire la pratica dello sport tutelando la salute perché lo sport è vita!». I dati statistici infatti rivelano che la grande maggioranza delle cause di non idoneità all’attività sportiva agonistica e non agonistica è di tipo cardiologico, ma al contempo l’attività sportiva può avere effetti positivi sulla salute psichica e fisica delle persone. Quindi, se da un lato è necessario prevenire la morte improvvisa da sport e l’aggravamento di patologie preesistenti, dall’altro è fondamentale l’attenzione da parte del medico nell’impedire lo sport quando il rischio non è scientificamente provato. Lo sport talvolta rappresenta una vera e propria terapia preventiva o riabilitativa: si è posta dunque l’attenzione sull’attività fisica come vera e propria prescrizione medica, sia in prevenzione primaria che secondaria. Altrettanto importante per il medico è conoscere approfonditamente alcune patologie di tipo cardiologico e le indicazioni più recenti alla pratica sportiva, per riconoscere quelle che controindicano lo sport in assoluto e quelle in cui l’attività fisica può eventualmente essere praticata o ripresa dopo un periodo adeguato di stop. Nelle due giorni di convegno si spiegato inoltre anche quanto sia importante l’unione di competenze tra la figura del il medico dello sport, il cardiologo, il medico di medicina generale e il pediatra, affinchè siano aggiornati sulle variazioni dell’elettrocardiogramma nell’atleta, correlate alla pratica sportiva e non a processi patologici, per limitare le situazioni in cui è necessario ricorrere ad esami di approfondimento di 2° e 3° livello, anche allo scopo di una gestione oculata delle spese sanitarie. Presenti al convegno la giornalista Sara Federico e Luca Stefanini, Responsabile Sanitario della Juventus.(AGI)