Sviluppare un tampone nasale pediatrico in grado di diagnosticare gli endotipi di asma nei bambini. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association, condotto dagli scienziati dell’Università di Pittsburgh. Il team, guidato da Juan Celedón, Molin Yue e Kristina Gaietto, ha ideato un approccio non invasivo per individuare il tipo di asma dei piccoli pazienti.
Questo strumento, commentano gli esperti, potrebbe aiutare i medici a prescrivere farmaci in modo più preciso e spianare la strada alla ricerca verso trattamenti migliori per i tipi di asma meno studiati, che finora sono stati difficili da diagnosticare con precisione. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno raccolto campioni nasali di 459 giovani pazienti. I ragazzi portoricani e afroamericani, su cui si basava principalmente il lavoro, presentano tassi più elevati di asma e hanno maggiori probabilità di morire a causa di questa malattia rispetto ai loro coetanei caucasici non ispanici.
“L’asma – afferma Celedón – rappresenta la malattia cronica più comune dell’infanzia, e sembra associata a notevoli sproporzioni in base alla provenienza etnica. I vari endotipi, guidati da diverse cellule immunitarie, rispondono in modo disomogeneo ai trattamenti. Per tale ragione la diagnosi accurata dell’endotipo responsabile della malattia è fondamentale”. Per capire l’endotipo, spiegano gli esperti, viene attualmente effettuata l’analisi genetica di un campione di tessuto polmonare prelevato tramite broncoscopia, una procedura invasiva che viene eseguita in anestesia generale. In alternativa, sono stati sviluppati test del sangue, che però non raggiungono una precisione del 100 per cento. Il tampone nasale, invece, rappresenta un’alternativa rapida, efficace ed economica per riconoscere la tipologia di asma.
“Ci sono ancora moltissimi interrogativi irrisolti in relazione all’asma pediatrica – conclude Gustavo Matute-Bello, direttore ad interim della Divisione di malattie polmonari presso il National Heart, Lung, and Blood Institute – la possibilità di raccogliere informazioni sui percorsi biologici che svolgono un ruolo nell’asma potrebbe aiutarci ad aprire la strada a trattamenti e terapie personalizzati, pensati anche e soprattutto per le comunità minoritarie”. (AGI)