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Salute: Garattini, insegnarla un’ora a settimana nelle scuole

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“La nostra scuola è priva di insegnamento sulla salute. Dovrebbe avere un’ora alla settimana sulla salute, fatta però da persone che sono preparate. Se non cambiamo queste cose, non otterremo mai niente. Ci vuole del tempo? Ma bisogna pur cominciare. Abbiamo i genitori negli organi scolastici, perché allora non porre il problema?”. Lo ha detto questa sera a Taranto dal palco di TEDx lo studioso e ricercatore Silvio Garattini. Tema dell’edizione 2024 di TEDx è “Un mondo una salute” (“One World-One Health”).
“Molte cose possono essere migliorate – ha sostenuto Garattini -. Dipende da noi. Anche dal punto di vista della lotta agli inquinanti, perché non è detto che la situazione debba essere quella che è oggi. Potrebbe essere migliore”.
“Le buone abitudini di vita sono positive – ha detto Garattini -. Non dobbiamo nasconderci dietro l’idea che c’è la genetica, c’è l’inquinamento, perché quello che facciamo per migliorare la situazione della prevenzione, si ripercuote poi su tutto. La genetica cambia in rapporto con l’ambiente in cui viviamo e le buone abitudini permettono di migliorare e rallentare le espressioni negative”. (AGI)
“Come é possibile che abbiamo a capo del Servizio sanitario nazionale, a capo di tutte le Asl e dei vari servizi, persone che non si sono formate con l’idea che non c’è solo il mercato ma anche la prevenzione? Non possiamo lasciare questo solo ai politici, magari a quelli che hanno perso le elezioni per dargli un contentino”. Ha aggiunto Silvio Garattini.
“Le malattie non piovono dal cielo – ha affermato Garattini -. Siamo noi che ce le autodeterminiano con cattive abitudini di vita e poi magari ci lamentiamo perché poi arrivano. Importante é che avvenga una rivoluzione culturale. Dobbiamo rimettere al centro dell’attenzione il problema della prevenzione. Prevenire vuol dire prima di tutto realizzare un sano egoismo perché le malattie che arrivano, fanno soffrire non solo noi ma anche le famiglie. Rappresentano anche un problema per l’economia nazionale, ma, soprattutto, fanno lavorare impropriamente il Servizio sanitario nazionale”.
“Ci lamentiamo per le liste di attese lunghe – ha osservato Garattini – ma siamo noi che li determiniamo. Il 40 per cento dei tumori è evitabile, ma ogni anno in Italia muoiono 180mila persone di tumori”. Più prevenzione e più ricerca per Garattini “significa spendere anche meno soldi se noi riduciamo il numero di malattie. In Italia abbiamo 4 milioni e mezzo di diabetici di tipo 2 in Italia. Che è una malattia evitabile”. Bastano degli accorgimenti sullo stile di vita, secondo Garattini, “e il diabete di tipo 2 non arriva”. E poiché questa patologia porta “complicazioni visive, cardiovascolari e renali, pensate al peso sul Servizio sanitario nazionale”. (AGI)