Imparare una nuova lingua potrebbe ridurre il rischio di demenza e Alzheimer del 20%. A sostenerlo, uno studio appena pubblicato sulla rivista ‘Frontiers in Aging Neuroscience’.
Il nuovo studio rivela che le persone di mezza età che frequentano corsi di formazione hanno un rischio di demenza inferiore del 19% cinque anni dopo. È ben noto che giochi di logica, cruciverba o persino alcuni videogiochi possano aiutare a proteggere contro malattie come l’Alzheimer. Ma nuove ricerche suggeriscono che imparare una nuova lingua o acquisire nuove competenze potrebbe avere benefici simili.
Ai fini dello studio, i ricercatori hanno analizzato i dati di 282.000 volontari britannici, con un’età compresa tra i 40 e i 69 anni, e li hanno seguiti per sette anni. Ai partecipanti è stato assegnato un punteggio di rischio individuale per la demenza in base al loro dna e hanno dichiarato se avevano frequentato corsi di formazione per adulti. Durante lo studio, sono stati sottoposti a una serie di test psicologici e cognitivi, come test di reazione e di memoria. Nel corso dello studio, l’1,1% ha sviluppato demenza. L’analisi ha rivelato che i partecipanti che frequentavano corsi di formazione per adulti all’inizio dello studio avevano un rischio inferiore del 19% di sviluppare demenza rispetto a coloro che non lo facevano. Queste persone hanno mantenuto la loro intelligenza fluida, ovvero la capacità di imparare, valutare e affrontare nuove situazioni, e il ragionamento non verbale, ovvero la capacità di risolvere problemi presentati sotto forma di diagramma o immagine, meglio di coloro che non frequentavano corsi.
Il dottor Hikaru Takeuchi, primo autore dello studio dell’Università di Tohoku in Giappone, ha dichiarato: “Qui dimostriamo che le persone che frequentano corsi di formazione per adulti hanno un rischio inferiore di sviluppare demenza cinque anni dopo”. Il coautore, il dottor Ryuta Kawashima, ha aggiunto: “Una possibilità è che impegnarsi in attività intellettuali abbia risultati positivi sul sistema nervoso, il che a sua volta potrebbe prevenire la demenza”. I ricercatori hanno chiesto ulteriori studi per confermare qualsiasi effetto protettivo della formazione per adulti. (AGI)