di Giovanni Garbini – Enciclopedia Dantesca (1970)
Filosofo ebreo spagnolo (circa 1020-1070). La sua opera maggiore, La fonte della vita, improntata alla filosofia neoplatonica, è andata perduta nell’originale arabo; ne resta una traduzione parziale ebraica e una integrale latina (Fons vitae) che esercitò un notevole influsso sulla scolastica. Altra opera di carattere morale è Iṣlah al-ahlāq, ” perfezione del carattere “, mentre direttamente in ebraico fu scritto un breve componimento in prosa rimata, il Keter malkūt, ” corona della regalità ” o ” corona regale “. In 40 brevissimi capitoletti S. innalza a Dio una lode con accenti mistici e nello stesso tempo teologicamente rigorosi, che per l’intensità dell’espressione e del pensiero richiamano il Paradiso dantesco.
Bibl. – R. Ottolenghi, Un lontano precursore di D., L’ebreo G., Lugano 1910; Scelomó ibn Gabirol, La corona regale, a c. di E. Piattelli, Firenze 1957.