“I contratti nazionali hanno un valore puramente orientativo, tutto viene regolato in base a rapporti di forza che da decenni sono squilibrati a favore dei datori di lavoro”
“L’idea che la politica dei governi possa stabilire i livelli salariali è ridicola, patetica”. Massimo Cacciari boccia senza appello l’ipotesi di introdurre il salario minimo. “I livelli salariali sono sempre stati stabiliti sulla base di contrattazioni tra organizzazioni dei lavoratori e datori di lavoro, compreso lo stato. Laddove le organizzazioni sono ridotte come sono ridotte attualmente, come si vuole stabilire un salario minimo? I contratti nazionali hanno un valore puramente orientativo, tutto viene regolato in base a rapporti di forza che da decenni sono squilibrati a favore dei datori di lavoro. Di cosa stiamo parlando? I governi possono metterci una pezzetta…”, dice Cacciari a In Onda, su La7.
Diverso l’approccio quando si parla di reddito di cittadinanza. “Lo stato e i governi devono intervenire, siamo in una fase di trasformazione tecnologica che renderà non necessarie una serie infinita di occupazioni e di professioni”, afferma. “Siamo all’inizio di una trasformazione epocale, o creiamo masse di puri disoccupati con frustrazione e odio o dovremo garantire redditi decenti per tutti, a prescindere dalla collocazione nel mercato del lavoro. Questi sono i temi da affrontare con un discorso serio, non con palliativi”.