A breve l’Ance partirà con studi di fattibilità in Tunisia, Costa d’Avorio e Kenya. Lo ha riferito Federico Ghella, vicepresidente Ance, alla Cabina di regia per il Piano Mattei per l’Africa a palazzo Chigi.
Secondo Ghella, è positiva la scelta della Cabina di regia di finanziare studi di fattibilità per opere infrastrutturali offerti dal sistema Italia ai paesi partner, in particolare africani; l’Ance sta perfezionando la procedura insieme a Maeci e Ice.
Ghella ha inoltre spiegato che le imprese aderenti all’Ance hanno circa 12 miliardi di commesse in corso (5 in Nord Africa e 7 in Africa Sub sahariana) che rappresentano circa il 12% delle commesse totali.
L’Ance – ha proseguito – sta lavorando alla creazione di un Fondo di Investimento in equity, denominato primAfrica, per finanziare infrastrutture verdi nel continente africano; insieme a Confindustria e Oice, ha promosso questo strumento innovativo, in procinto di partire con finanziamenti pubblici e privati italiani, europei ed africani. Il Fondo – ha sottolineato – sarà molto utile per ridurre il rischio di costruzione di infrastrutture in Africa realizzate da joint venture italo-africane.
Ghella ha quindi fatto notare che l’Ance è stata la prima a lanciare un progetto di formazione specializzata di lavoratori in Tunisia per il successivo impiego in Italia in aziende del settore.
Infine, ha chiesto di rendere subito operativa la struttura di assistenza sartoriale per le imprese di costruzione, supportata da Farnesina e Ice, sui Bandi di gara delle banche multilaterali di sviluppo. (AGI)
ING/ADI