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Rottamazione cartelle: Confedercontribuenti, rinvio non serve se non si limita anche l’importo delle rate.

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Finocchiaro, pressione fiscale insostenibile. Va rispettato il limite della quinto del reddito disponibile.

Roma, 24 Luglio 2024 – Il rinvio della scadenza del 31 luglio della rottamazione delle cartelle esattoriali è indispensabile, ma occorre anche riscrivere le regole della procedura, per fare in modo che la singola rata che non ecceda il quinto del reddito del contribuente o dell’impresa. È la richiesta che avanza Confedercontribuenti, sottolineando che il rinvio a metà settembre – a cui il governo starebbe lavorando – servirà a dare una boccata d’ossigeno, ma il vero problema resta il carico fiscale insostenibile a cui vengono sottoposti la maggior parte dei contribuenti. “Queste persone e queste imprese – commenta Carmelo Finocchiaro, presidente della Confederazione, – vivono con l’incubo costante di subire un pignoramento o di vedersi ipotecare la casa. Perché, anche se riescono a fatica a pagare una rata, non sanno cosa succederà con la successiva”.
Confedercontribuenti ricorda oltretutto che si è creata una situazione paradossale per le aziende che hanno eseguito i lavori del Superbonus. “Queste imprese – prosegue Finocchiaro, – hanno in pancia crediti per milioni di euro. Con le restrizioni alla circolazione dei crediti, però, hanno difficoltà a convertire i crediti, oppure sono costrette a accettare condizioni a dir poco vessatorie. In altre parole, in teoria queste aziende sarebbero perfettamente capienti, ma di fatto rischiano di fallire”.
“Siamo stanchi di sentire gli esponenti del governo che ribadiscono che le tasse vengono abbassate – sottolinea ancora il Presidente di Confedercontribuenti. – Non solo perché è una beffa, visto che l’imposizione fiscale è aumentata. Ma anche perché nessun governo che alimenti uno stillicidio simile di ipoteche e pignoramenti può sostenere di essere vicino ai cittadini” conclude Finocchiaro.

Ufficio stampa nazionale Confedercontribuenti.