(AGI) – Catania, 18 lug. – Nel rogo dell’aeroporto di Catania che ha generato una quantità enorme di fumo tanto da invadere l’aerostazione, adesso sotto osservazione c’è l’impianto antincendio. Le voci raccolte dagli investigatori che compongono il gruppo di specialisti nominati dalla procura per l’inchiesta per incendio (doloso o colposo), parlano di assenza totale di servizio che dovrebbe entrare in azione nel momento in cui qualsiasi fonte sprigioni fuoco, fiamme o fumo. E invece da quanto emerge questo sistema non sarebbe mai entrato in azione, tanto da creare panico tra i passeggeri che nell’intento di guadagnare l’uscita hanno superato le barriere dei gate senza potere essere indirizzati dal personale dell’aeroporto nelle aree di fuga predisposte nei casi di necessità. Sul fronte incendio fonti investigative parlano di un incendio preceduto da uno scoppio, probabilmente derivato dal malfunzionamento di un condizionatore d’aria, avvenuto in un punto del Terminal A in cui vi era allocato il gestore di un noleggio auto; vicino, sotto una scala mobile, vi è il deposito carrelli della Sac. (AGI)
—- CT1/MRG