Il Large Hadron Collider (risvegliatosi dopo tre anni) è stato recentemente protagonista di una scoperta rivoluzionaria. Quest’anno, per la prima volta nella storia, gli scienziati hanno rilevato neutrini generati all’interno di un’acceleratore di particelle.
Queste particelle subatomiche, noti come “particelle fantasma” a causa della loro capacità di attraversare la materia come se fossero ombre, hanno sempre affascinato e sfidato la comunità scientifica. La loro esistenza e le loro proprietà potrebbero svelare i segreti dell’evoluzione dell’Universo.
La scoperta, realizzata grazie al rivelatore FASERnu del Large Hadron Collider, è stata presentata in una conferenza in Italia nel marzo 2023 e ora, con la pubblicazione di due articoli rivisti dai pari, la notizia è diventata ufficiale e ancora più entusiasmante. I neutrini sono tra le particelle subatomiche più abbondanti nell’Universo, superate solo dai fotoni.
Nonostante la loro abbondanza, interagiscono raramente con altre particelle, rendendoli estremamente difficili da rilevare. Vengono prodotti in circostanze energetiche, come la fusione nucleare all’interno delle stelle o le esplosioni di supernove. Il rivelatore FASERnu, composto da piastre di tungsteno e strati di emulsione, è stato in grado di rilevare questi neutrini dopo la collisione con i nuclei nelle piastre di tungsteno, producendo tracce negli strati di emulsione.
Tale tecnica innovativa ha permesso agli scienziati di confermare la loro scoperta con un livello di significatività di 16 sigma, un risultato straordinario nel campo della fisica delle particelle. La squadra di FASER sta ancora lavorando sodo per analizzare i dati raccolti dal rivelatore e si prevede che ci saranno molte altre rilevazioni di neutrini seguiranno.
Di Salvo Privitera – fonte: https://tech.everyeye.it/