Riforma fiscale: come può il fisco aiutare lo sviluppo?
di Renato Costanzo Gatti
Vorrei intervenire sull’articolo pubblicato il 3 maggio scorso dal Quotidiano dei Contribuenti dal titolo “Riforma fiscale: ipotesi tre aliquote”, per osservare che la riforma fiscale non può – e l’autore dell’articolo, Eugenio Maria Pisano, lo sottolinea – limitarsi al problema dello scaglione tra i 28 e i 55 mila euro, ma deve riguardare tutto il complesso sistema fiscale. Ma andiamo per punti:
L’irpef oggi riguarda solo lavoratori dipendenti, pensionati e partite iva sopra i 65.000€ di fatturato, ma lavoratori dipendenti e pensionati danno più del 90% del gettito. La progressività è una cosa che riguarda solo i lavoratori dipendenti e i pensionati. La progressività, per essere tale deve riguardare tutti i cittadini.
Personalmente invece della riduzione a tre aliquote (all’origine contemplava 32 aliquote dal 10% al 72%) preferirei un’aliquota continua che aumenta ad ogni euro di aumento del reddito.
Attenti che la riduzione di un’aliquota per esempio quella da 28 a 55 mila euro non fa beneficiare solo quelli che appartengono a quello scaglione, ma riduce le imposte anche su tutti gli scaglioni superiori, gli unici a non beneficiare sono quelli inferiori.
La progressività non è un modo di redistribuire il reddito, ma è un’applicazione del principio marginalistico di avvicinare il sacrificio marginale dei contribuenti.
La riforma fiscale deve considerare se spostare, come dice la Commissione Europea, il peso fiscale dal lavoro e dalle attività produttive ai consumi (Iva che è una imposta regressiva) e alla revisione delle rendite catastali. Il tema è come può il fisco aiutare lo sviluppo, per esempio abbattendo l’Ires, ma vincolando il risparmio fiscale al reinvestimento in investimenti non finanziari.
Ma una enorme riforma riguarda la riscossione: giacciono mille miliardi di cartelle esigibili che non si riesce ad incassare se non per cifre irrisorie. Il sistema riscuote al 100% le imposte dei lavoratori dipendenti e pensionati, perché non trovare un sistema di riscossione che porti alla stessa certezza la riscossione degli altri contribuenti?