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Regolarizzare i migranti spunta le armi del caporalato, dice Conte

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Il premier Giuseppe Conte ribadisce che bisogna procedere con la regolarizzione dei migranti impegnati in agricoltura.

Una nota di Palazzo Chigi ribadisce: “La posizione del Presidente resta identica a quella già espressa nei giorni scorsi, nel corso di una intervista a un autorevole quotidiano: regolarizzare per un periodo determinato immigrati che già lavorano sul nostro territorio significa spuntare le armi al caporalato, contrastare il lavoro nero, effettuare controlli sanitari e proteggere la loro e la nostra salute tanto più in questa fase di emergenza sanitaria”. 

La Presidenza del Consiglio smentisce poi che esistano tensioni tra Conte e il ministro degli Esteri M5s, Luigi Di Maio.  ​”Oggi – recita un’altra nota di Palazzo Chigi – su vari giornali si leggono ricostruzioni che coinvolgono direttamente il Presidente Conte attribuendogli virgolettati, pensieri e umori privi di ogni fondamento e che la Presidenza del Consiglio smentisce con forza”.

La nota aggiunge: “Altrettanto privi di fondamento sono tutti i retroscena su un presunto malumore di Conte nei confronti del M5S o quelli che raccontano di veleni e sospetti tra il presidente Conte e il ministro Di Maio. Le “prese di posizione” del Presidente del Consiglio per essere correttamente a lui imputate non possono che provenire dal Presidente stesso ed essere da lui comunicate o dall’Ufficio di comunicazione di Palazzo Chigi. Altre fonti, per questo stesso scopo, non sono accreditate”, conclude la nota della presidenza del Consiglio. 

A conferma delle frizioni che persistono sul dl Rilancio, però, arriva un un tweet  il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando:  “Domenica notte abbiamo concluso una riunione di maggioranza nella quale si sono sciolti tutti i nodi politici. La mattina dopo sono sorti dubbi, legittimi per carità, nel Movimento 5 stelle. Chi è che tiene fermo il decreto?”. 

Vedi: Regolarizzare i migranti spunta le armi del caporalato, dice Conte
Fonte: politica agi


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