“Negli anni Sessanta un separato era un ‘fuorilegge’ e la Lega Italiana per il Divorzio fu il ‘partito’ che riscattò quel popolo di ‘fuorilegge’, quasi messo al bando”. A dirlo, in un convegno organizzato nella sede del Partito Radicale nel cinquantesimo anniversario del referendum sul divorzio, è Marcello Baraghini, storico attivista radicale, molto vicino a Marco Pannella, con il quale fondò nel 1966 la Lega Italiana per il Divorzio, associazione i cui membri erano in gran parte radicali e socialisti, ma non mancavano anche esponenti del Partito Comunista Italiano, come Luciana Castellina.
“In quell’Italia – ha osservato Baraghini – Pannella accese i riflettori sui diritti civili. Fu una rivoluzione teorica, politica, culturale, e subito fu accolta favorevolmente dal popolo”.
“La Lega Italiana per il divorzio – ha sottolineato la ricercatrice Lucia Bonfreschi – rappresentò una novità sulla scena politica italiana. Il divorzio stava diventando un problema di massa e il 1974 fu un momento di svolta per i Radicali, che iniziarono a essere conosciuti a livello nazionale e iniziarono a usare lo strumento del referendum anche per altre battaglie”.
“Fu una stagione riformatrice, l’unica della Repubblica italiana, in cui fu anche varata la legge sull’aborto. Era un contesto completamente diverso rispetto a oggi, innanzitutto dal punto di vista sociale: tutti facevano politica, mentre oggi nessuno e qualcuno occupa lo spazio politico”, ha detto Maurizio Turco, segretario del Partito Radicale. Quella sul divorzio, ha proseguito, “fu una lotta dei militanti. Fu difficilissimo arrivare a quel risultato perché eravamo in pieno compromesso storico e il partito comunista non voleva spaccare le masse”.
Al convegno è intervenuta anche la celebre avvocatessa esperta di diritto della famiglia Annamaria Bernardini de Pace: “Il primo dicembre 1970 vi era stata l’introduzione del divorzio in Italia e dopo quattro anni di discussioni pazzesche si tenne il referendum abrogativo della legge, nel quale vinse nettamente il ‘no’ e così il divorzio rimase. Da allora ci sono stati tanti cambiamenti. Una volta i figli dei divorziati erano commiserati, oggi ci si stupisce se un giovane non ha i genitori che hanno divorziato. Poter divorziare è un diritto perché è una espressione di libertà, al di là di tutto quello che succede intorno al divorzio. Quando l’amore finisce è giusto che sia così, quindi onoriamo l’esistenza del divorzio e onoriamo Pannella che tanto ha combattuto per il divorzio”.
Questa mattina a Roma, a ponte Garibaldi, i Radicali hanno anche commemorato Giorgiana Masi, giovane studentessa uccisa da un colpo di pistola il 12 maggio 1977, durante una manifestazione referendaria organizzata dal Partito Radicale.
(AGI)