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Quirinale: Sofia Gentile e il “Coro noi posso”,voce di coesione

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Sofia Gentile di Vittoria, nel Ragusano, Alfiere della Repubblica ha appreso del riconoscimento mentre si trova a Rondine, Cittadella della Pace, dove qualche anno fa ha frequentato il ‘Quarto anno’, esperienza che coinvolge 30 giovani in una didattica innovativa; i ragazzi imparano a conoscere se stessi e il mondo, lavorano sulla relazione con gli altri, sulla soluzione del conflitto ma anche sulla progettazione sociale in un percorso innovativo dal punto di vista didattico con lo studente al centro del percorso. Diciannove anni appena compiuti, Sofia oggi è al primo anno di università, studia a Padova Psicologia sociale del lavoro e sta seguendo la Scuola superiore galileiana; è un Alfiere della Repubblica “per aver saputo veicolare attraverso la musica l’importanza della cultura della legalità. Il canto all’unisono delle voci del suo coro è diventato strumento di coesione sociale”. Si chiama ‘Coro Noi Posso’ ed è un progetto di ricaduta sociale che nasce a Rondine, rivolto alla città di Vittoria. Accoglie bambine e bambini dai 6 ai 12 anni “di nazionalità, condizioni economiche, sociali e di religioni diverse che con la musica imparano a collaborare e ad accordarsi”. A Rondine, Sofia Gentile che dal 20 aprile è partner del consiglio di amministrazione come rappresentante delle ‘Rondinelle d’oro’, sta partecipando alle selezioni del nuovo Quarto anno. “Sono grata a Rondine e la restituzione di questa gratitudine è anche cercare di fare conoscere il Quarto anno alle generazioni successive, consegnare il testimone. Ieri abbiamo fatto un primo momento di inserimento con i genitori, ero qui quando mamma mi ha comunicato la notizia, ancora non ci credo, sono emozionatissima. Apprenderlo qui…, ecco, mi è sembrato che tutto tornasse al suo posto. Ma è un riconoscimento al progetto, c’è il mio nome ma ci sono anche i nomi di tante altre persone importanti per me e per il progetto stesso. Ecco, Rondine mi ha dato la possibilità di credere in me stessa e in quelli che pensavo fossero, sì, dei doni, che potevo sfruttare o potevo tenere nel cassetto come svaghi e mi ha insegnato a trasformarli in ricchezza per il territorio e per le persone che ne potevano beneficiare. Se prima la gratitudine da restituire era tanta ora lo è ancora di più; in questo riconoscimento non posso non tenere in considerazione che è tanto il merito di questo posto, delle persone che prima mi hanno aiutata a scoprire me stessa e poi potermi donare”. Il Coro Noi Posso accoglie bambine e bambini dai 6 ai 12 anni, è una emanazione anche della sezione Rondine del liceo Mazzini di Vittoria. Una sezione del triennio ha aderito al cosiddetto metodo Rondine; i professori hanno fatto un anno di formazione, e la mamma di Sofia, Cinzia Arena, insegnante, ne è tutor; ha frequentato un corso di alta formazione con l’Università Cattolica convenzionata con Rondine. Nel triennio, i ragazzi fanno un pomeriggio di rientro, e imparano in tre anni, ciò che alla Cittadella della Pace viene svolto nel Quarto anno: conoscere se stessi, conoscere il Terzo millennio, la vocazione professionale e la progettazione sociale, un percorso accreditato e riconosciuto come ‘pcto’, percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento e il coro è parte delle attività. Una attività gratificante e di grande gioia: “Ricevo naturalmente dai bambini, dalle bambine e dalle famiglie coinvolte nel progetto che si sono fidate di me, della ragazzina che allora aveva 18 anni appena compiuti e che proponeva loro un progetto per i loro figli, che provando a cantare e mettere in musica una serie contenuti importanti, raccontava il coro con livelli di linguaggio diversi a seconda delle persone che andavamo a coinvolgere. Ci sono persone – dice Sofia – che fanno fatica a fare uscire i propri figli da casa ma che si sono fidate di me e delle persone che se ne prendono cura, che li vanno a prendere, che li portano ai concerti. C’è l’energia dei bambini che corrono per il saloncino di San Giovanni Bosco a Vittoria, che sono talvolta delle pesti, ma che è bello vedere che si tengono per mano, che si aiutano a vicenda; ora inizio a vederli crescere, cambiare e responsabilizzarsi, Hanno imparato a chiedersi scusa, a dialogare per affrontare e risolvere uno scontro; prima era un passo guidato, ora sono capaci di autogestirsi. E’bellissimo; l’armonia, prima ancora che nella musica la vedi nei loro volti, nella socializzazione, nelle amicizie. Altra fonte sono le persone che hanno creduto e si sono impegnate nel progetto, rimboccandosi le maniche”. Sofia nel coro sente le voci di tutti quelli che l’hanno supportata e che sostengono e mandano avanti il progetto: Erica e Federica, Gabriele, Francesco e Valerio, la maestra Gianna Rizza che insegna musica al liceo musicale di Modica e segue il percorso, i volontari, le suore, la cooperativa Iride, i suoi genitori Cinzia e Luca, la sezione Rondine di Vittoria del liceo Mazzini e la dirigente scolastica. “Sono grata a Rondine per avermi insegnato a farmi dono per gli altri”. Il progetto del Coro Noi Posso non finisce qui. “Stiamo lavorando ad un progetto per i diritti dei bambini – conclude Sofia – vorremmo unire i cori delle scuole di Vittoria, per creare una canzone sui diritti del bambini e che il garante per i diritti dei bambini possa avere un inno promosso dal Coro Noi posso”. In programma anche un confronto estivo sul tema della legalità “per coinvolgere la comunità cittadina, perché il progetto deve aprire le porte alla città alla quale è rivolto”. (AGI)
RG3/RED