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Quadrante: al via la nuova offensiva russa a Est, presa Kreminna

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AGI – Nel 54esimo giorno di guerra, missili russi hanno colpito l’infrastruttura ferroviaria di Leopoli, causando almeno sette vittime, mentre Mariupol continua a resistere, rallentando l’intera offensiva di Mosca in Ucraina. Rimane alto l’allarme a Est dove si registrano le prime vere battaglie della nuova offensiva: a Kharkiv le autorità hanno chiesto ai residenti di rimanere nei rifugi per tutta la giornata, mentre il governatore di Lugansk ha avvertito che “in tutta la regione non c’è più un luogo sicuro”.

Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato, inoltre, di aver colpito 315 obiettivi militari ucraini durante la notte, distruggendo posti di comando con raid aerei.

Leopoli, vicino al confine polacco e finora per lo più risparmiata dalle ostilità, è stata colpita da cinque missili russi. Almeno sette civili sono rimasti uccisi e altri otto feriti, tra cui un bambino, ha riferito il governatore regionale, Maksym Kozytsky. L’esplosione ha rotto le finestre di un hotel che ospitava ucraini evacuati da altre parti del Paese.

L’attacco, che ha colpito la ferrovia, ha il probabile obiettivo di ostacolare l’invio di armi occidentali alle forze ucraine, che a Est affermano di aver riconquistato alcuni villaggi nella regione di Kharkiv, bersaglio ieri di pesanti bombardamenti russi.

L’artiglieria di Mosca, riferiscono le autorità locali, ha inoltre causato una vittima a Kryvyi Rih, nella regione di Kherson, uccidendo una persona.

Le autorità di Lugansk – una delle due regioni del Donbass parzialmente in mano ai separatisti filo-Mosca – hanno annunciato l’inizio della grande offensiva della Russia in questa zona. “Possiamo riferire che l’offensiva è gia iniziata”, ha affermato in una nota l’amministrazione militare regionale.

Le autorità segnalano che i russi sono riusciti a conquistare Kreminna, dopo duri combattimenti in strada che hanno visto i russi sparare su un’auto con a bordo cinque civili in fuga, di cui quattro sono rimasti uccisi. Serhiy Gaiday, capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, ha intanto invitato tutti i civili della regione a evacuare anche se per il secondo giorno consecutivo non è stato possibile concordare con i russi corridoi umanitari sicuri.

Nella regione di Kharkiv, dove si trova l’omonima città – la seconda più grande del Paese – nove civili sono morti e altri 25 sono rimasti feriti nei nuovi bombardamenti delle ultime 24 ore, secondo l’amministrazione militare locale. L’offensiva su questa città consente all’esercito di Mosca di riorganizzarsi per tentare di lanciare una grande operazione nelle regioni filo-russe del Donbass.

A intralciare i piani di Mosca ad Est è anche la strenua resistenza di Mariupol, i cui difensori superstiti – dai 1.500 ai 3 mila uomini asserragliati nell’acciaieria Azovstal – hanno rifiutato ieri l’offerta di resa giunta dai russi e, ha annunciato il governo di Kiev, “combatteranno fino alla fine”.

I comandanti russi saranno preoccupati dal tempo che si sta rivelando necessario per sottomettere Mariupol“, si legge nell’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica, “la resistenza pianificata dagli ucraini ha messo a dura prova le forze russe e distolto uomini e materiali, rallentando l’avanzata russa altrove”.

Dentro l’acciaieria Avozstal sono trincerati uomini del reggimento Azov, combattenti stranieri e quel che resta della 36esima brigata di fanteria della Marina, il cui comandante Volodymyr Baranyuk, hanno annunciato ieri sera i separatisti di Donetsk, è stato trovato morto. Secondo l’Institute for War Studies, la caduta della Azovstal è questione di giorni, soprattutto se la Russia utilizzerà la sua “potenza di fuoco travolgente”. 

Source: agi


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