Al Festival Mondiale della Gioventù il leader del Cremlino parla anche delle donne: “Il loro scopo è procreare ma ne abbiamo molte a livello dirigenziale, sono più disciplinate”
AGI – “Sono sicuro che prima o poi la riunificazione di russi e ucraini, almeno a livello spirituale, avverrà e questo è inevitabile”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, rivolgendosi alla platea di giovani riuniti a Sochi per il Festival Mondiale della Gioventù, secondo il resoconto pubblicato dalla Tass. Per tale riunificazione, è necessario sradicare ciò che interferisce con questo, “e le manifestazioni più disgustose del nazionalismo interferiscono con questo. Questo è un veleno che avvelena la vita di molti popoli, anche oggi in Ucraina”, ha aggiunto Putin. Lo stesso Donbass si è rivolto alla Russia e si aspettava protezione, “non da qualche parte a migliaia di chilometri dai suoi confini nazionali, ma proprio accanto a sè, sotto il suo naso. La gente si è rivolta a noi e aspettava questo aiuto”, ha concluso.
Parlando poi del recente attacco ucraino alla città di Belgorod, Putin ha spiegato che “bombardare siti civili, lanciare un sistema di razzi multipli sulle piazze, sui civili è, letteralmente, un crimine di guerra. Questo è il modo in cui tratteremo quello che è successo. E non lasceremo impuniti coloro che lo hanno fatto”, ha aggiunto.
Nel suo intervento, il presidente russo ha parlato poi della donna “il cui scopo è procreare. Questo è un dono naturale unico, assolutamente unico. Tutti lo rispettiamo e lo sosteniamo. Siamo tutti uguali dal momento in cui nasciamo grazie a una mamma e un papà – ed è così che nascono le persone oggi, non c’è altro modo, nemmeno con la tecnologia moderna. C’è sempre un principio maschile e uno femminile comunque”, ha detto Putin. In Russia ci sono molte donne a diversi livelli dirigenziali, “e più sono, in effetti, meglio è, perchè le donne hanno certi tratti legati all’esercizio delle loro funzioni ufficiali. Sono più disciplinate, corrosive nel senso buono del termine”.
Su Putin ha detto la sua la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Congresso del Ppe a Bucarest per ricordare che “è ricercato per crimini di guerra e dovrà affrontare la giustizia. C’è’ un’aula di tribunale che lo aspetta all’Aja”. “Sono state commoventi le immagini al funerale di Navalny. Una signora ha dichiarato ‘Navalny ha sacrificato se stesso per la Russia; Putin sacrifica la Russia per se stesso'”, ha aggiunto von der Leyen.