Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha prorogato oggi con un’ordinanza le misure sanitarie straordinarie di controllo del rischio per diossina e policlorobifenili rispetto alle cozze nere allevate a Taranto. Produzione che risente dall’inquinamento industriale. Le misure sono prorogate di 36 mesi. Sono, spiega la Regione, “misure sanitarie straordinarie di controllo del rischi9 nelle produzioni di mitili di Tarant9 e che sono già state adottate con precedenti ordinanze del presidente della Regione. Quella odierna “è stata emanata sulla scorta degli esiti del monitoraggio espletato su base triennale dal Dipartimento di Prevenzione della Asl di Taranto per la ricerca di diossina e policlorobifenili-diossino simili sui molluschi bivalvi allevati in provincia di Taranto”.
Gli interventi messi in atto dalla Regione sono iniziati a partire dal 2016 quando, nei mitili allevati nel I seno del Mar Piccolo di Taranto, sono stati riscontrati dai Servizi Veterinari della Asl di Taranto dei livelli di diossina e PCB-DL “ben oltre i limiti previsti dalla legge”. Emiliano, “a seguito delle evidenze emerse dai controlli e monitoraggi effettuati periodicamente dai servizi della Asl di Taranto, al fine di tutelare la salute pubblica e, al tempo stesso, garantire la prosecuzione delle attività di mitilicoltura, con proprie ordinanze n. 188/2016 e n. 532/2018 e n. 323/2021, di cui quest’ultima scade il 16 settembre 2024, ha stabilito che entro il 28 febbraio di ogni anno la movimentazione del novellame regolarmente allevato (mitili con lunghezza delle valve inferiore ai 3 cm) dal primo seno del Mar Piccolo verso altre zone, deve avvenire esclusivamente previa autorizzazione dell’autorità di controllo e dopo aver verificato che i livelli di diossine e PCB siano conformi ai limiti di legge”.
Stabilito infine che “i mitili prodotti che non rispettano quanto previsto dall’ordinanza devono essere sequestrati e distrutti”. (AGI)