“La UE deve mettere in atto strumenti affinché il governo Netanyahu possa conformarsi al
diritto internazionale, anche con sanzioni. Membri del Governo che richiedono crimini di guerra e crimini contro l’umanità, come il ministro Ben Gvir, e il ministro Smotrich, devono essere ritenuti responsabili. Alla luce degli eventi attuali, chiediamo a Israele di rispettare i diritti umani,
clausola dell’accordo di associazione con la Ue. Devono essere messe all’ordine del giorno misure come i divieti commerciali contro i prodotti provenienti da insediamenti illegali”. Lo afferma il Pse nel documento approvato dal vertice del partito. Il Pse prosegue: “Manteniamo la nostra posizione: un immediato cessate il fuoco, l’incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi e la protezione di tutti i civili sono l’unico modo per affrontare la crisi attuale. Riteniamo che il governo di Netanyahu stia minando qualsiasi possibilità di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi israeliani. Deve essere consentito l’accesso agli aiuti umanitari nella striscia di Gaza e in Cisgiordania. Condanniamo il divieto per l’UNRWA di operare adottato dalla Knesset. Gli insediamenti costituiscono una delle maggiori sfide nel cammino verso una soluzione pacifica. La continua espansione degli insediamenti israeliani, gli sfratti forzati, la violenza dei coloni ostacolano la vitalità di un futuro Stato palestinese. Il 19 luglio 2024,
la Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha dichiarato che l’occupazione israeliana in corso della Striscia di Gaza e della Cisgiordania è illegale. Per tutto il 2023 il governo di Netanyahu ha approvato un numero record di permessi di costruzione per nuove unità abitative. In seguito alla dichiarazione della CIJ, Israele deve porre fine all’occupazione, smantellare i suoi insediamenti,
e facilitare il ritorno degli sfollati”. Il Pse sottolinea: “Condanniamo le azioni militari sproporzionate della coalizione di estrema destra israeliana. Gli atti di terrore di Hamas, insieme alle politiche dannose di occupazione dei territori palestinesi da parte del governo di coalizione di estrema destra di Netanyahu, hanno creato un clima di insicurezza per entrambe le parti. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi contro
Hamas e altri gruppi terroristici. Ma questo diritto deve rimanere entro i confini definiti dalla legge internazionale, il cui rispetto è attualmente compromesso dal governo di coalizione di estrema destra. Ci deve essere un cambiamento di approccio per risolvere questo conflitto, allontanandosi dalla violenza, e verso negoziati di pace, con il sostegno di tutti i principali attori regionali
e la comunità internazionale. Crediamo nella pace tra israeliani e palestinesi, così come nella pace nell’intera regione”.(AGI)
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