Il 2023 ha visto la Polizia Postale di Catania svolgere attività volte a fronteggiare i complessi scenari legati ai crimini informatici. In particolare l’impegno è stato costantemente indirizzato negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, al contrasto dei reati contro la persona, al financial cyber crime e a quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche, riconducibili a forme di fondamentalismo religioso e di estremismo politico ideologico. In particolare, lo sforzo del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica “Sicilia Orientale” della Polizia Postale è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica e dei reati commessi con l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Incessante è stata l’attività di monitoraggio della rete compiuta dal Centro per limitare la circolazione di foto e video a sfondo sessuale realizzati con l’utilizzo di minori. Nel 2023 sono stati visionati e analizzati 7.301 spazi web, di cui 671 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici. Altrettanto importante è il lavoro di contrasto che ha permesso, nel 2023, di deferire all’autorità giudiziaria 63 soggetti e di arrestarne 4. Confermato il coinvolgimento di minori di età compresa tra i 10 e i 13 anni nei casi di adescamento on-line.
Dei 51 casi totali trattati dal Centro, infatti, la fascia dei preadolescenti è quella che maggiormente ha avuto interazioni sessuali tecno-mediate, con 41 casi totali e di questi i bambini adescati di età inferiore ai 9 anni sono stati 12. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età. L’analisi dei dati di cyberbullismo ha confermato la diminuzione dei casi dovuta alla normalizzazione delle abitudini dei ragazzi, non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costante opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale così come da altre istituzioni e organizzazioni del terzo settore, presso le strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete. Nel 2023 sono stati trattati 26 casi di cyberbullismo. Sono stati 12 i casi trattati nel 2022 di minori vittime di sextortion. Il fenomeno, che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, spesso fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone. Questo reato sta coinvolgendo sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati, quali la vergogna e la frustrazione che si ingenera per la difficoltà nel gestire la diffusione di immagini intime magari legate ad una precoce sessualità. La maggior parte dei casi riguarda minori di età compresa tra i 14 e i 17 anni, prevalentemente maschi.
Trattati 792 casi riferibili a reati contro la persona commessi sul web che hanno visto la Polizia Postale di Catania impegnata direttamente nel contrasto dei reati commessi contro la persona attraverso la rete. Dalle diffamazioni on-line alle minacce e molestie, dal cyberstalking al revenge porn, denunciando all’autorità giudiziaria 64 persone ed arrestandone 7. In particolare, tra questi, sono stati 28 i casi di cyberstalking, 40 i casi di revenge porn e 84 quelli di sex extorsion.
L’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, social network e di applicazioni di messaggistica istantanea, rappresentano ormai il principale canale di comunicazione per la diffusione di contenuti propagandistici di varia natura ed origine, il cui continuo e vertiginoso incremento rappresenta un segnale di allarme da non sottovalutare. La Polizia Postale ha affinato le tecniche info/investigative, implementando l’attività informativa e di monitoraggio ad ampio spettro, esteso anche al darkweb. Nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla diffusione di contenuti terroristici online e, in particolare, dei fenomeni di radicalizzazione sul web, il personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni effettua costantemente il monitoraggio del web e svolge attività investigative, sia d’iniziativa che su specifica segnalazione (anche grazie a quelle che giungono dai cittadini tramite il portale del Commissariato Online), al fine di individuare i contenuti illeciti presenti all’interno degli spazi e dei servizi di comunicazione online di ogni genere. La Polizia Postale di Catania, nello specifica ambito, ha monitorato 20.566 spazi virtuali.
La Polizia Postale se da un lato svolge un’incisiva attività di repressione dei reati informatici, altrettanto importante risulta essere l’azione preventiva a tutela dei minori, soprattutto per il fenomeno del cyberbullismo e di tutte le forme di prevaricazione online, fenomeni che destano grande allarme sociale. Nel 2023 hanno realizzato 210 incontri formativi e educativi negli uffici scolastici delle province di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa, incontrando oltre 28000 studenti, 2400 docenti e 2700 genitori. Tra questi sono stati molti gli incontri avvenuti con i bambini delle scuole primarie, considerato che tra i sette e gli otto anni iniziano la loro esperienza in rete, spesso con uno smartphone nella loro esclusiva disponibilità e, pertanto, potenzialmente esposti a gravi pericoli. (AGI)
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