Questi programmi inizialmente ci hanno incuriosito e fatto compagnia durante le giornate passate a casa, a causa di lockdown e “zone rosse”, un passatempo piacevole durante gli infiniti esperimenti con lievito di birra e farina. La potenza di una voce, di un racconto, di una storia ha avuto un effetto quasi terapeutico: il podcast intrattiene e non annoia
Tra le tematiche più inflazionate c’è sicuramente il food & wine che, grazie al file audio, ha subito una piccola rivoluzione culturale. Perché? Semplice, il cibo non è quasi mai collegato all’udito ma all’olfatto, al tatto, al gusto, alla vista. Eliminare quattro dei cinque sensi per dar voce al racconto non è così scontato quando si parla di mangiare e bere. È proprio in questo spazio virtuale, astratto, che il mondo food & wine, se raccontato bene, può creare un nuovo modo di “degustare”.
Nel campo del food & wine questo trend è in continua ascesa e gli argomenti sono i più disparati. Ecco alcuni esempi da seguire:
Clubhouse è il social media “su invito” che mette da parte le fotografie e l’ostentazione a cui siamo abituati, e si incentra sulla voce (non è presente nessuna forma scritta!). I creatori di questo social vogliono puntare su un’esperienza più “umana”, dove ci si riunisce con altre persone per parlare degli argomenti più disparati, come una tavola rotonda digitale continua, dove ci si può sedere, alzare la mano e congedarsi. A capo della discussione, il moderatore di ogni stanza che, come un direttore d’orchestra, gestisce gli interventi e gli ospiti.
È diventata la nuova frontiera informativa, dove i grandi del settore, imprenditori, giornalisti e opinion leader, raccontano la loro esperienza, sono disponibili a dispensare consigli sempre con un tone of voice leggero e frizzante, proprio come davanti ad un caffè al bar. Ogni giorno o addirittura ora, sono presenti dei talk sul food & wine presentati da diverse tipologie di utenti: sommelier, chef stellati, blogger, scrittori e giornalisti. L’utente può crearsi la personale “agenda di appuntamenti” per non perdersi nemmeno un episodio della sua stanza preferita.
Su Clubhouse ci sono:
Per molti, queste nuove frontiere possono essere considerate banalmente come dei passatempi o addirittura un bistrot virtuale in cui scambiare due chiacchiere. Capendo bene il potenziale di questo format, si comprende che è uno strumento utile per confronto, ispirazioni, nuovi spunti e pubbliche relazioni. Queste innovazioni saranno sempre più di tendenza, perché nel futuro il mondo digital non avrà più gli influencer “estetici”, ma “etici”. Saremo quindi più attratti da chi ci migliorerà dandoci spunti e informazioni e non vorremo più “assomigliare” agli influencer del momento.
Per informazioni: www.jacleroi.com