“Siamo estremamente preoccupati: i ritardi sul Pnrr sono del governo, che ha poco da esultare. L’esecutivo dovrebbe commissariare se stesso. Se vediamo i dati legati alla spesa dei comuni, come ricordato dal Presidente Anci, Antonio Decaro, vediamo che hanno speso 34 miliardi sui 40 assegnati, dando prova di capacità di spesa molto maggiore di quella dei ministeri. Il dicastero di Salvini ha avuto una capacità di spesa del 15% Hanno commesso molti errori a partire dall’accentramento della governance del piano a Palazzo Chigi, sottraendolo al MEF e questo ha creato un imbuto che ha rallentato l’attuazione dei programmi di investimento. Hanno poi modificato in corso d’opera 144 progetti creando incertezza drammatica nelle amministrazioni e nelle stazioni appaltanti. La quinta e sesta rata sono state ridotte profondamente. Dobbiamo realizzare nel 2025 e 2026 obiettivi per 60 miliardi e contestualmente dobbiamo spendere ancora l’80 per cento fondi. Il PNRR è diventato un piano nazionale ritardi e rinvii, con un rischio di fallimento drammatico che peserà sul Paese intero: per fortuna erano pronti”. Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd Camera, in commissione Politiche Ue, a Sky Economia. (AGI)