I prezzi del petrolio sono in leggero calo ma la settimana dovrebbe chiudersi in rialzo del 3% sostenuti da potenziali ulteriori stimoli economici in Cina e dai tassi di interesse statunitensi più bassi. I future sul Brent cedono lo 0,135 a 75,8 dollari al barile, quelli sul Wti sono sulla parità (-0,06%) a 73 dollari.
A dare slancio alle quotazioni, i segnali di fragilità economica cinese che hanno accresciuto le aspettative di nuove misure di stimolo del principale importatore di petrolio al mondo. La Cina ha annunciato nuove misure per stimolare la crescita della fragile economia questa settimana. In particolare, l’intervento per aumentare gli stipendi dei dipendenti pubblici e un forte incremento dei finanziamenti da obbligazioni del Tesoro ultra-lunghe. I fondi aggiuntivi saranno utilizzati per stimolare gli investimenti aziendali e le iniziative di stimolo ai consumatori. Gli investitori stanno anche aspettando ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno per sostenere l’economia statunitense. Tassi più bassi possono stimolare la crescita economica e la domanda di petrolio, con minori costi di finanziamento che contribuiscono a stimolare i consumi. È probabile che il petrolio abbia ottenuto un certo sostegno ai prezzi anche dalle previsioni meteorologiche più fredde in alcune regioni. (AGI)