Le perquisizioni condotte nell’ambito delle indagini per individuare il terzo complice di una rapina hanno portato a una scoperta inattesa e di grande rilevanza storica. All’interno dell’abitazione di uno degli arrestati, ad Assemini, i Carabinieri hanno rinvenuto due spade votive di epoca nuragica, risalenti al periodo compreso tra il XII e il IX secolo a.C., oltre a 56 grammi di marijuana già pronta per essere ceduta ai clienti. La scoperta delle spade votive è stata immediatamente segnalata agli esperti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, nonché ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari. Questi, dopo una prima perizia preliminare, è stata confermata l’importanza storica dei due manufatti. Le spade, caratterizzate da un design specifico e realizzate per scopi rituali, sono state identificate come appartenenti alla civiltà nuragica, un’importante realtà socioculturale dell’età del Bronzo in Sardegna. Gli esperti hanno evidenziato come la civiltà nuragica, fiorita a partire dal Bronzo Medio (1800-1350 a.C.), si sia distinta per le sue imponenti architetture monumentali, tra cui nuraghi, tombe di giganti e i primi esempi di nuraghi a tholos. La fase di massimo sviluppo di questa civiltà si è verificata nel Bronzo Recente (1350-1150 a.C.), periodo in cui l’uso delle spade come offerte rituali, le cosiddette “spade votive”, era particolarmente diffuso. Questi oggetti erano spesso collocati nei santuari e nelle tombe di giganti, probabilmente come parte di un culto legato alla celebrazione delle armi e degli antenati, noto come “oplolatria”. Considerato il valore storico e archeologico dei manufatti ritrovati, sono state attivate le procedure per un’analisi più dettagliata e per la loro conservazione in un ambiente idoneo. (AGI)