Wall Street ha chiuso in positivo l’ultima seduta di giugno, vicino ai massimi di giornata, con il Dow Jones in crescita dello 0,85%, lo S%P 500 dell’1,54% e il tecnologico Nasdaq dell’1,87.
Per il Dow si è trattato del migliore trimestre dal 1987 (con un guadagno del 17,78%) e per lo S&P 500 (con +19,95%) dal 1998. Il Nasdaq ha registrato la migliore performance trimestrale dal 1999, avanzando del 30,63%. A trainare i guadagni, gli stimoli fiscali e monetari senza precedenti uniti all’allentamento delle restrizioni per il coronavirus.
Ma dall’inizio dell’anno, il bilancio dello S&P 500 resta negativo di 4 punti, dopo il crollo del 20% segnato nel primo trimestre. Sebbene il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, abbia definito “incerte” le prospettive di ripresa, gli investitori scommettono sulla prosecuzione delle politiche di sostegno, incoraggiati dai dati come quelli sulla fiducia dei consumatori Usa salita più del previsto a giugno (a 98,1 punti dagli 85,9 punti di maggio e contro le attese degli analisti in media a 91 punti).
Il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, ha confermato l’intenzione di varare un nuovo piano di aiuti all’economia galvanizzando il mercato. In volata anche le quotazioni dell’oro che per la prima volta dal 2011 ha sfondato i 1.800 dollari l’oncia.
Sulla scia di Wall Street la Borsa di Tokyo era partuta in rialzo ignorando i dati sulla fiducia delle imprese giapponesi scesa ai minimi dal 2009, ma nel corso della giornata l’indice Nikkei ha virato in negativo. Positivo il listino di Shanghai.
Vedi: Per Wall Street è stato il miglior trimestre dal 1987. Prestazioni record anche per il Nasdaq
Fonte: economia agi