AGI – “La ripresa del 7 gennaio, soprattutto per quanto riguarda le scuole superiori, presenta diverse criticita’”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli a Tgcom 24. “Il problema principale – ha spiegato – riguarda la mancata o insufficiente riorganizzazione dei trasporti che sta costringendo i Prefetti a chiedere alle scuole di effettuare dei turni di entrata in orari scaglionati molto impegnativi”.
“In particolare – ha affermato Giannelli – far uscire da scuola i ragazzi alle 15 o alle 16, soprattutto per studenti pendolari, comporterà un rientro a casa in orari che causeranno difficoltà sia alle famiglie che allo studio domestico. Anche il personale scolastico potrebbe subire le conseguenze negative di questa turnazione estrema: si pensi a docenti di istituti tecnici o professionali il cui orario di lezione potrebbe iniziare alle 8 per terminare alle 16”.
“Chiediamo, oltre a un più ampio coinvolgimento dei dirigenti scolastici nelle scelte dei tavoli prefettizi, una maggiore gradualità nell’incremento della percentuale di studenti in presenza: solo una settimana al 50% è un tempo troppo limitato che non consentirà alle scuole di riorganizzare, per l’ennesima volta, l’orario”.
“Come ripetiamo da tempo – ha concluso Giannelli – è auspicabile riportare i ragazzi in classe prima possibile, ma questo va fatto creando le giuste condizioni altrimenti saranno solo le scuole, gli studenti e le famiglie a pagare le conseguenze della insufficiente riorganizzazione dei trasporti”.
Vedi: Per i presidi è a rischio la riapertura della scuole il 7 gennaio
Fonte: cronaca agi