Roma, 21 settembre – Oggi pomeriggio, nella sede del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) a Roma, si è tenuta una cerimonia di firma del Protocollo d’Intesa tra l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, rappresentato dal generale Vincenzo Molinese. Questo importante accordo triennale, con possibilità di rinnovo tacito, è volto a promuovere la salvaguardia del patrimonio artistico-culturale italiano in sinergia tra le istituzioni coinvolte, allo scopo di preservare le radici e l’identità nazionale.
Alla cerimonia hanno partecipato diversi rappresentanti delle due organizzazioni, tra cui Noemi Di Segni, presidente dell’UCEI, Uriel Perugia, segretario generale dell’UCEI, e Giacomo Zarfati, responsabile sicurezza dell’UCEI.
Il Protocollo d’Intesa stabilisce vari ambiti di collaborazione, tra cui la promozione di iniziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto al traffico illecito di oggetti di cultura ebraica. Inoltre, prevede la condivisione di informazioni non vincolate dal segreto istruttorio relative a beni culturali di origine o uso ebraico, con particolare riferimento alle opere d’arte risultanti da furti o sottrazioni illecite, nel rispetto della legislazione vigente.
Uno degli aspetti cruciali dell’accordo riguarda l’attività di formazione finalizzata all’identificazione e alla conoscenza storica dei beni di natura ebraica, con l’aiuto di esperti individuati dall’UCEI. Inoltre, si prevede l’organizzazione di azioni comuni per sensibilizzare l’opinione pubblica al valore civico del rispetto delle testimonianze artistiche e culturali ebraiche, nonché per attuare misure di tutela e salvaguardia del patrimonio culturale.
Questo accordo sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni nel perseguire gli impegni assunti nel 2019 da un gruppo di lavoro ad hoc, creato come componente esterna al “Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali” del Ministero della Cultura. Tale gruppo si è concentrato sulla ricerca dei beni culturali sottratti a enti o individui di religione ebraica durante il periodo delle leggi razziali (1938-1945).
L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane svolge un ruolo fondamentale nel processo, analizzando i casi di sottrazione o spoliazione di beni culturali ritenuti di rilevanza storico-culturale, avvenuti durante il regime fascista, e portandoli all’attenzione del Comitato del Mic (Ministero per i Beni e le Attività Culturali).
Questo Protocollo d’Intesa rafforza la cooperazione tra le istituzioni e testimonia l’impegno congiunto per preservare e tutelare il ricco patrimonio artistico e culturale italiano di origine ebraica, promuovendo allo stesso tempo valori di comprensione, tolleranza e rispetto reciproco.