Su un secondo pannello è riportato in alto a destra il logo di ‘Parigi 2024’ con sotto i cinque cerchi olimpici e al centro, stilizzati, il presidente Putin e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko – con tanto di canottiera bianco e una ‘Z’ – tenersi per mano (colorate di rosso) e correre su una striscia rossa. Putin è raffigurato con la fiaccola olimpica, Lukashenko che tiene una bandiera biancorossa e sullo sfondo la Torre Eiffel. Ad osservare i manifesti affissi in serie c’è anche una famiglia franco-russo, marito transalpino di Grenoble e moglie originaria di Mosca che vivono nella località sulle Alpi sede dei Giochi invernali del ’68. “Dispiace vedere questi manifesti, veramente un brutto messaggio che si vuole abbinare ai Giochi olimpici che dovrebbero unire i popoli del mondo – dice all’AGI, Svetlana che da circa dieci anni vive in Francia –. Siamo venuti a Parigi per goderci qualche giorno in un clima di festa e poi si vedono questi manifesti. Peccato che su questi pannelli ci sia il logo ufficiale dei Giochi. Gli atleti russi sono pochissimi, quasi non si vedono, e anche questa è stata una decisione non corretta, controversa, perché si dice sempre che la politica dovrebbe restare fuori dallo sport e, invece, è sempre più influente. Un giorno la situazione in Ucraina terminerà e poi il mondo dello sport come si comporterà nei confronti della Russia?”. Alcuni manifesti con una sorta di foto segnaletica, frontale e laterale, del presidente russo Vladimir Putin con la scritta ‘Wanted’ (ricercato), sono stati affissi lungo l’Avenue de la Grande-Armée che porta all’Arco di Trionfo nella zona di Porte Maillot dove si trova il centro stampa principale delle Olimpiadi di Parigi 2024. Un luogo affollatissimo, un punto di interconnessione fra Rer (treno veloce), metro, tram e bus, dove ci sono diversi ristoranti. Su un manifesto c’è scritto, in lingua francese, sotto la foto di Putin, “ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra in Ucraina, inclusa la deportazione illegale di bambini. Chiediamo un tribunale speciale contro la Russia”. (AGI)