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Paralimpiadi: l’azzurra de Marco, mi fa paura barriera culturale

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“La barriera che mi fa più paura è quella culturale”. Così l’atleta azzurra paralimpica di Badminton, Rosa Efomo de Marco, che ieri pomeriggio ha gareggiato a Parigi 2024, in un messaggio in un video nell’ambito della collaborazione tra tra il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD).
“Un desiderio al di là dello sport sarebbe avere tanta inclusione – ha aggiunto de marco – non solo sulla disabilità, ma anche sulla carnagione, i gusti e sulla diversità. Per me lo sport rappresenta tanta disciplina, tanto sacrificio e soprattutto la pazienza, un modo per conoscere se stessi”.
Anche in occasione dei XVII giochi paralimpici di Parigi 2024, continua la collaborazione tra il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD), organismo interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che si occupa di prevenzione e contrasto ai crimini e discorsi d’odio, con una particolare vocazione nel supportare le vittime di questi reati nel percorso della denuncia.
A questo riguardo, sin dalla costituzione avvenuta nel 2010, è stata attivata una mail dedicata oscad@dcpc.interno.it alla quale Istituzioni, Associazioni o cittadini possono inviare una segnalazione per richiedere l’intervento dell’Osservatorio.
Per promuovere i valori dello sport come strumento di contrasto ad ogni forma di discriminazione, in particolar modo legata alla disabilità, CIP e OSCAD hanno recentemente sottoscritto un protocollo d’intesa che porterà anche alla realizzazione di attività di sensibilizzazione presso le scuole su tutto il territorio nazionale. (AGI)