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Il primo ministro della Papua Nuova Guinea, James Marape, ha ridotto a 670 la stima delle persone sepolte durante una valanga che ha sepolto un remoto villaggio più di una settimana fa.
Questa nuova cifra, che differisce dai 2.000 sepolti che Marape e il suo governo avevano inizialmente avvertito, coincide con i dati precedentemente gestiti dalle Nazioni Unite.
In un comunicato, Marape, che venerdì ha visitato la zona del disastro dopo sette giorni di complicate operazioni di emergenza, ha espresso le sue condoglianze alle vittime, che stima siano 670 sepolte e 7.800 sfollate, senza spiegare la variazione dei numeri.
“Ho espresso le mie più sentite condoglianze per le persone che hanno perso la vita nel disastro”, ha detto il primo ministro, che ha ammesso di essersi recato “tardi” nella regione della tragedia, in una dichiarazione pubblicata venerdì sera dal suo ufficio. (AGI)
