Il Pontefice all’agenzia di stampa Telam: “Dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi ci sono state guerre ovunque. Viviamo una guerra mondiale a pezzetti”.
AGI – “Il boia non è solo chi uccide una persona, ma anche chi la sfrutta. Dobbiamo esserne consapevoli. A volte quando mi sentono dire le cose che ho scritto nelle encicliche sociali, dicono che il Papa è comunista. Non è così. Il Papa prende il Vangelo e dice quello che dice il Vangelo”. E’ un passo dell’intervista che Francesco ha rilasciato all’agenzia di stampa argentina Telam.
Un’intervista a tutto tondo in cui il Pontefice affronta vari temi. “Già nell’Antico Testamento – sottolinea – la legge ebraica prevedeva la cura della vedova, dell’orfano e dello straniero. Se una società soddisfa queste tre cose, è un fenomeno. Perchè si fa carico delle situazioni estreme della società. E se ti fai carico delle situazioni estreme, farai lo stesso anche con gli altri”.
A Telam il Papa confida che gli “piacerebbe andare in Argentina”. E a proposito dei viaggi più lontani, “ho ancora la Papua Nuova Guinea – chiarisce Francesco -. Ma qualcuno mi ha detto che, visto che sto andando in Argentina, dovrei fermarmi al Rio Gallegos, poi al Polo Sud, atterrare a Melbourne e visitare la Nuova Zelanda e l’Australia. Sarebbe un po’ lungo”.
Impossibile, poi, non parlare dei conflitti che tormentano il mondo: “Non si può raggiungere una sicurezza parziale, di un paese, se non è una sicurezza globale, di tutti. Non si può parlare di sicurezza sociale se non c’è una sicurezza universale, o se è in procinto di diventare universale”, chiarisce Francesco.
“Credo che il dialogo non possa essere solo nazionalista, è universale, soprattutto oggi con tutti i mezzi che esistono per comunicare. Per questo parlo di dialogo universale, di armonia universale, di incontro universale. E, naturalmente, il nemico di tutto questo è la guerra”, aggiunge.
“Dalla fine della seconda guerra mondiale fino a oggi – osserva il Pontefice – ci sono state guerre ovunque. Questo è ciò che mi ha portato a dire che stiamo vivendo una guerra mondiale a pezzetti”.
Giovedì 2 novembre, Papa Francesco – fa sapere la Prefettura della Casa Pontificia – celebrerà la messa per tutti i fedeli defunti presso il Rome War Cemetery. Il cimitero militare di Roma, memoriale di guerra che custodisce le spoglie dei militari appartenenti al Commonwealth caduti nella capitale durante la seconda guerra mondiale, si trova nel rione Testaccio.
Il 3 novembre, invece, Francesco presiederà alle 11, all’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro, la messa in suffragio del defunto Pontefice Benedetto XVI e dei cardinali e vescovi defunti nel corso dell’anno. Altro appuntamento in programma, domenica 19 novembre: alle 10 nella Basilica vaticana, la messa in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri.
Fonte: AGI