“La nostra coscienza va oltre la matematica. Se non capiamo chi siamo, ci lasceremo sopraffare dalle macchine. È la voglia di conoscere se stessi che ci distingue da loro”, ha detto Faggin, fisico, “padre” dei microchip e inventore della tecnologia touchscreen, parlando agli oltre 1400 i ragazzi delle ultime due classi del liceo che hanno riempito stamattina il Teatro Massimo e seguito l’incontro su Coscienza e Intelligenza naturale e artificiale organizzato dalla business community Palermo Mediterranea. “La coscienza – ha aggiunto il fisico, 83 anni – è la capacità di conoscere se stessi? Abbiamo bisogno della scienza ma essa non potrà mai supplire alla dimensione umana e umanistica. Può integrare le funzioni e migliorare alcuni campi, ma sostituirla mai”. Come dire, ciò che distingue uomo e macchina sono la coscienza e il libero arbitrio. (AGI)